La Pop Art di Ugo Nespolo in mostra a Bari. Benvenuto: «Grande occasione per la città, è un artista inimitabile»

by Fabrizio Simone

Dal 18 settembre al 17 ottobre, presso la Contemporanea Galleria d’Arte di Bari (via Nicolò Piccinni 226), sarà possibile visitare una mostra dedicata interamente all’artista piemontese Ugo Nespolo. Una trentina le opere in mostra: le tecniche miste e gli acrilici con intarsi su legno, caratterizzati da cromatismi accesi e dalla scomposizione e ricomposizione delle immagini, consentiranno al pubblico di entrare in contatto con una visione gioiosa e vitale della contemporaneità.

Durante la serata inaugurale, inoltre, Ugo Nespolo presenterà il suo ultimo libro, Per non morire d’arte (Einaudi, pp. 152). Bonculture ha intervistato il curatore della mostra, il gallerista Giuseppe Benvenuto, per saperne di più.

Questa è la prima mostra di Nespolo a Bari?

No. So che il maestro Nespolo è stato presente diverse volte in Puglia. A Bari, forse, solo un’altra volta.

Com’è nato il vostro rapporto?

Il mio rapporto non nasce per caso, come con tutti gli artisti che tratto e che propongo nelle mie due gallerie. È nato perché è un grande artista contemporaneo ed è il portabandiera della Pop Art italiana all’estero essendo, insieme a Valerio Adami, l’unico artista popartiano vivente. Però Valerio Adami vive a Montecarlo, mentre Nespolo vive a Torino, ed è considerato a tutti gli effetti l’artista italiano vivente portabandiera della Pop Art italiana nel mondo.

Come vi siete conosciuti?

Io l’ho sempre seguito e, adorando le sue tematiche, ho deciso di contattarlo, ma non è stato facile entrare in contatto con lui. Quando si osserva un’opera di Nespolo c’è una fusione tra la quotidianità dell’essere e la psicologia della società, non per niente lui disegna sempre figure in movimento, in atteggiamenti molto quotidiani e molto intimi, solitamente accompagnati da animali domestici come i cani. Nel 2016, se non sbaglio, ho curato la sua prima mostra e non è stato semplice convincerlo perché è pieno di impegni e non è un artista da mostra superficiale. Nespolo non concede una mostra con grande facilità, perciò ho dovuto mettere su un bel progetto ma dopo tanti sforzi ho raggiunto il mio obiettivo. Posso dirti che Nespolo è una persona molto disponibile, molto dolce, molto affabile.

Qual è la caratteristica di questa mostra barese?

Questa è una grande mostra. Io ho realizzato già due mostre personali di Nespolo ma questa si diversifica dalle precedenti sia per l’allestimento che per la qualità delle opere esposte (circa 30), caratterizzate da un’evidente evoluzione stilistica.

Queste opere in mostra a Bari sono pezzi unici esposti per la prima volta?

Si tratta di opere uniche, realizzate dal Maestro appositamente per questa mostra.

Alcune opere presentano evidenti richiami a maestri del Novecento come Dalì e De Chirico. Qual è il rapporto di Nespolo con la tradizione?

Credo che sia molto legato alla tradizione e alla storia perché nelle sue opere compaiono spesso omaggi a grandi artisti che hanno condizionato e che condizionano tuttora la cultura e il nostro immaginario.

Queste opere in mostra condividono tutte lo stesso substrato culturale oppure qualcuna abbraccia stili diversi?

No, c’è un filo conduttore. Sono opere recenti, realizzate tra il 2020 e il 2021. Sono più che altro interni di musei o riprese di vita quotidiana, di strade, omaggi musicali, sempre in questa forma ironica e un po’ satirica, senza escludere la dimensione onirica.

Questa grande attenzione per il colore caratterizza Nespolo e lo rende unico nel panorama italiano contemporaneo. Qualcuno prova ad imitarlo?

Nespolo è un artista inimitabile. Faccio un esempio concreto: una donna che non è elegante non diventa elegante indossando un abito elegante, finisce solo per sminuire l’abito. Un artista elegante è inimitabile.

Durante la serata sarà presentata l’ultima fatica letteraria di Nespolo.

Con Per non morire d’arte, pubblicato dall’importante casa editrice Einaudi, Nespolo vuole invitare il pubblico a non abbandonare questo importante sentimento, vivendo l’arte in prima persona e non in modo passivo. Inoltre, il giorno dell’inaugurazione, l’editore omaggerà l’artista con la sua presenza.

Rivedremo presto Nespolo a Foggia?

Sarà difficile rivederlo a Foggia perché è stato già proposto un paio di volte, ma alcune sue opere figureranno anche nella prossima mostra in programma presso la mia galleria foggiana, intitolata “Picasso e il Novecento”.

C’è una continuità tra Bari e Foggia a livello di gallerie, di mostre e di progetti?

Io non vedo nessuna differenza tra Foggia e Bari. Vedo 100 km che ci legano. La Puglia è la regione più bella del mondo, la più importante dal punto di vista gastronomico, e la più importante dal punto di vista turistico. Deve diventare, grazie a noi operatori, la regione più importante anche dal punto di vista culturale. Non bisogna disunirsi per vincere, bisogna unirsi.

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