Palazzo Strozzi, le luci di Marinella Senatore che invitano alla resistenza

by Michela Conoscitore

L’assessore alla cultura del comune di Firenze, Tommaso Sacchi, l’ha definito un cortocircuito culturale: We rise by lifting others è la nuova installazione artistica che dallo scorso 3 dicembre colloquia con le colonne del maestoso cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi. L’opera, che sarà visitabile fino al 7 febbraio, è stata creata da Marinella Senatore, artista visuale tra le più importanti in Italia che, da sempre, ha posto al centro della sua arte l’idea di comunità, celebri infatti sono le sue performance di gruppo collettive.

Mai come in questo momento, recuperare la centralità dei rapporti umani, la socialità sembra di vitale importanza ed è quello che ha cercato di attuare l’artista in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi presieduta da Arturo Galansino: “L’opera di Marinella crea una piazza tanto fisica quanto immaginata, qui nel cortile del nostro museo”, ha affermato il presidente durante la conferenza stampa in streaming di presentazione dell’opera, “proprio per creare un’atmosfera di vicinanza, e che invita anche alla resistenza”.

Il ruolo sociale dell’artista sta nel cogliere le sfide, tra l’altro interessantissime, che un dato periodo storico gli pone”, ha spiegato Marinella Senatore, “ho dato vita a performance in ventitrè paesi del mondo, con più di sei milioni di partecipanti. Ora cambiano le modalità perché sono cambiati i tempi, ma non si smette di essere comunità. L’opera che stiamo presentando riesce a creare uno spazio sociale in una situazione, come quella odierna, alterata”.

L’installazione richiama, per alcuni con nostalgia, alle luminarie in uso nelle regioni del Sud Italia quando per le feste patronali i centri in festa si addobbano con queste luci festose che spingono la popolazione a trascorrere i momenti conviviali insieme come una comunità: “Opere come questa diventano degli attivatori che attirano il pubblico, la principale istanza dell’arte partecipativa. L’opera custodisce una serie di memorie dove ho mixato decorazione fiorentina e barocco pugliese, che entrano in contatto e si sfumano”. A collaborare con l’artista campana nella realizzazione dell’installazione artistica costituita da luci led, proprio un’eccellenza della Puglia: la ditta dei fratelli Parisi di Taurisano, in provincia di Lecce, artigiani delle luminarie dal 1876.

Ci eleviamo sollevando gli altri”, “Respira sei abbastanza” sono le citazioni che impreziosiscono l’opera che ispirano e spingono alla vicinanza con l’altro, da cui nella pandemia siamo stati allontanati, e a rinfocolare quella luce interiore che il momento buio poteva spegnere: “We rise by lifting others abbatte e annulla le distanze tra opera e spettatore, diventando di tutti. Anche le frasi che ho scelto e che corredano l’opera provengono dalla strada, dal filosofo Zygmunt Bauman e azionano riflessioni che tutti noi facciamo ogni giorno”. Previsti, inoltre, dei workshop che si muoveranno intorno all’opera e che vedranno protagonisti ospiti importanti come la direttrice artistica di Dior Maria Grazia Chiuri o il collettivo delle Pussy Riot.

La parola è tornata, poi, al presidente della Fondazione Palazzo Strozzi che ha raccontato la sofferenza del museo durante il periodo pandemico: “Al di là delle entrate economiche, una perdita pari all’80% per Palazzo Strozzi che è un museo privato e quindi si basa su bigliettazione e sponsor, la mancanza più grande è l’elemento socio-culturale che riuscivamo a creare con le nostre attività così come altre istituzioni culturali come cinema e teatri. L’inaugurazione di oggi testimonia che si può andare avanti. Inoltre, confermo le due prossime grandi mostre previste per il 2021 che potranno rilanciare Firenze come capitale culturale: Palazzo Strozzi è uno dei principali attrattori di questo territorio, capace di attirare un turismo sostenibile e buona economia, fiore all’occhiello della regione Toscana”.

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