Quattro ritratti in quarantena di Daria Kirpach presto invaderanno la città. L’anima delle relazioni emerge dal digitale

by Antonella Soccio

Vitalmente ho pensato

a te che ora

non sei né soggetto né oggetto

né lingua usuale né gergo

né quiete né movimento

neppure il né che negava

e che per quanto s’affondino

gli occhi miei dentro la sua cruna

mai ti nega abbastanza

Andrea Zanzotto

La quarantena artistica per molti talenti è stata un’occasione di enorme sperimentazione e di ricerca di nuovi linguaggi, anche iper innovativi, usando in maniera creativa l’onnipresenza del web e del digitale, che ha quasi monopolizzato le nostre vite, in assenza di una fruizione fisica ed emozionale dell’arte per mostre e opere pubbliche nelle piazze e nei parchi delle città.  

Va in questa direzione la “joint venture” artistica tra il vulcanico curatore d’arte Angelo Pantaleo e l’artista Daria Kirpach, pittrice, illustratrice, muralista e digital artist.

Daria ha realizzato quattro fantastici ritratti digitali di amici, tra cui lo stesso Pantaleo e con lui Laura Varano, Alfonso Galluzzo e Maria Palmieri. Tutti rappresentati più vero del vero, in una esplosione di colori e di espressioni dell’anima, che valica l’istantanea sia del ritratto classico pittorico sia della foto. I soggetti infatti sono cristallizzati nella loro essenza più profonda e più reale, nella loro intimità che affiora nelle relazioni in presenza. A metà tra il fumetto e la stilizzazione. Come in un graphic novel esistenziale. I ritratti di Kirpach sono i veri avatar che ognuno di noi desidererebbe avere e non quelli stereotipati, infantili e ridicoli proposti dai programmi e dalle applicazioni digitali.

“I “quattro ritratti” sono la prima parte di un progetto più grande, nato durante la quarantena. In realtà sono partita con il primo ritratto senza pensare ad una serie, ma durante le giornate di chiusura ho iniziato il secondo ritratto come un pensiero ad una amica, dottoressa che lavora presso Casa sollievo a San Giovanni Rotondo. Dopo il secondo ritratto ho avuto una netta sensazione di voler estendere l’idea verso una serie di ritratti. Sono quattro amici con uno spirito fortissimo, sono quattro persone carismatiche, che ho cercato di interpretare come personaggi”, spiega Kirpach a bonculture.

La novità è che i quattro ritratti invaderanno i luoghi dell’abbandono e l’arredo urbano più malconcio della città di Foggia in Puglia. L’idea è di Angelo Pantaleo, stanco di vedere arte solo dai pc e dai cellulari. L’attacco d’arte dopo tanti mesi di inattività degli occhi a livello fisico, senza uno sguardo che sia anche tattile, è necessario. “Realizzeremo un migliaio di sticker di piccole dimensioni che attaccheremo per la città”, annuncia.

“Non avendo la possibilità di esporre fisicamente in una galleria, abbiamo pensato con Angelo Pantaleo di fare una piccola mostra virtuale e poi, per lasciare un segno faremo una azione di street art”, conclude Daria.

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