Riscrivere i patti tra uomo e natura: i lupi in arrivo di Liu Ruowang invadono Firenze

by Michela Conoscitore

Nella giornata di sabato sono stati messi al sicuro e hanno salutato Piazza Municipio a Napoli, loro ‘casa’ da novembre 2019: protagonisti sono i lupi dell’installazione dell’artista cinese Liu Ruowang. Il loro soggiorno nella città partenopea è stato prolungato a causa della pandemia di Covid, ma da ieri sera sono approdati a Firenze dove stazioneranno, fino al 2 novembre, visitabili in due luoghi diversi, Piazza Pitti e Piazza della Santissima Annunziata.

Con una conferenza stampa a Palazzo Pitti, durante la quale è avvenuto il passaggio di consegne tra Napoli e Firenze tramite i sindaci delle due città, Luigi De Magistris e Dario Nardella, il capoluogo toscano ha dato ufficialmente il benvenuto a questi apparentemente famelici carnivori pericolosi per l’uomo, il cui aspetto bellicoso, in realtà, cela un messaggio molto importante.

Oltre ai primi cittadini delle due città ospitanti le creazioni di Ruowang, alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi, il console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, Wang Wengang e, ovviamente, il direttore del Polo Museale Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. L’artista è stato impossibilitato a presenziare l’evento ma ha inviato alcune parole, spiegando l’intento della sua opera: “Per insegnare amore e rispetto per l’arte alle nuove generazioni, il metodo migliore è far entrare l’arte nella vita quotidiana (…) le mie sculture, ad esempio, sono collocate nelle piazze: così l’arte crea anche un legame con gli spazi pubblici.

Lupi in arrivo di Liu Ruowang a Firenze rientra anche nelle celebrazioni del cinquantenario di relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e quella cinese. Il console Wengang ha affermato: “Attraverso l’arte, che costituisce un linguaggio comune, abbiamo approfondito e rafforzato i rapporti tra Italia e Cina, anche nella prospettiva di un futuro condiviso”, e ha concluso dicendo che “questo è l’inizio della collaborazione tra Gallerie degli Uffizi e Cina”.

Non è una coincidenza che la prima grande mostra internazionale di quest’anno unisca i due paesi più colpiti dal Covid, Italia e Cina”, ha detto il direttore Schmidt, “già dal loro arrivo, ieri sera, molte famiglie hanno apprezzato l’installazione qui a Piazza Pitti. I lupi di Liu Ruowang testimoniano un ritorno della natura in città, con tutta la loro potenza archetipica. E ci spingono ad un maggior impegno ecologico nella civilizzazione”.

Se il direttore Schmidt ha augurato ai presenti ‘in bocca al lupo’ nell’incontro con le opere dell’artista cinese, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha cominciato il suo intervento con un altro proverbio che ha per protagonisti i lupi: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio: Firenze sta proseguendo ad accogliere sempre più artisti contemporanei, questo perché nei momenti di rinascita, la città si è posta sempre come guida, dalla forza innovatrice e con la capacità di rompere gli schemi. A me non piace l’idea nostalgica della Firenze che fu”, ha affermato Nardella, “bisogna celebrarlo il passato, ma allo stesso tempo bisogna continuare a produrre cultura.” Ricordando le sue origini partenopee, Nardella ha proseguito: “i legami tra Firenze e Napoli sono molteplici, pensando al passato ma anche al futuro. Ci saranno molti progetti in arrivo, nei prossimi mesi, nati proprio da idee mie e di Luigi. Se la prima assoluta dei lupi di Ruowang è stata a Napoli, ora a Firenze è come se li vedessimo per la prima volta, alla luce di quel che è accaduto nel mondo per il Covid. Quello che è successo ci ha fatto comprendere che non c’è tempo da perdere nel ricostruire e rinsaldare il rapporto tra l’uomo e la natura. I lupi possono ridiventare mansueti se accolti in un contesto non ostile. Dipende tutto da noi. È proprio nelle città che possiamo vincere questa sfida perché sono i luoghi in cui si produce più inquinamento e dove è più difficoltoso attuare uno sviluppo sostenibile. Grazie a Ruowang, ancora una volta gli artisti si confermano la bussola dei politici”.

I lupi hanno presidiato Piazza Municipio a Napoli per tutta la durata del lockdown”, ha raccontato il sindaco De Magistris, “ricordo anche la polemica assurda sulla comunità cinese in Italia e che noi abbiamo spazzato via con un abbraccio di fratellanza in un incontro a febbraio a Napoli, poco prima dell’inizio del lockdown. Siamo arrivati a pochi metri dall’abisso”, ha proseguito il primo cittadino di Napoli, “adesso bisogna ripartire dalla cultura, prima che siano interessi di altro tipo a prendere il controllo della situazione.” E dopo aver rammentato lo spirito di resilienza dei napoletani, venuto in soccorso dei suoi concittadini anche durante la pandemia, l’intervento dell’ex magistrato si è concluso con una nota polemica: “Il sud non è una zavorra per il nord.

La conferenza è terminata con l’assessore Sacchi che ha detto: “C’è bisogno di riscrivere i patti tra uomo e natura, e uomo con regno animale. Ma soprattutto, c’è da stilare un nuovo patto per un turismo più consapevole”.

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