“Stay sane stay safe” di Giuseppe Laselva e altri 40 designer italiani. “Lo spazio chiuso della casa è testimone delle nostre trasformazioni”

by Luana Martino
Giuseppe Laselva1

Continua il nostro viaggio nell’arte Made in Puglia. L’intento è quello di dar voce agli artisti che, anche nella fase di lockdown, abbiano sostenuto strenuamente l’espressione artistica che li caratterizza. Molti di loro hanno realizzato progetti ispirati proprio dalla condizione di isolamento e ora, in questa nuova fase in cui le dinamiche di fruizione dell’arte non sono chiare, vogliono affermare quale importanza abbia la cultura e quali siano le nuove difficoltà da affrontare.

Abbiamo incontrato Giuseppe Laselva, graphic designer e animatore.

Cosa ha significato la quarantena per l’arte e la cultura?

La quarantena ha rappresentato un’interruzione brusca, una netta recisione da quei luoghi pervasi di arte e che possiamo considerare l’habitat naturale della cultura.

Nonostante la dimensione sospesa e surreale in cui siamo stati catapultati, la quarantena ci ha spinto verso nuove forme di sperimentazioni digitali che prima vedevamo come molto remote.

La pandemia ha reso tangibile il desiderio di cultura nella vita della gente e della comunità in generale. In un momento storico in cui milioni di persone sono fisicamente separate, la cultura è uno strumento potente che unifica, viene in soccorso, fornisce conforto, ispirazione e speranza. In questi tempi difficili l’arte è una boccata d’ossigeno che dona sollievo.

Oggi la normalità e la consuetudine è rappresentata dal visitare con occhio virtuale interi musei con dei semplici click, assistere a live musicali o spettacoli teatrali comodamente seduti su un divano.

La dimensione domestica della cultura è servita, ma non può bastare.

La tecnologia, il mondo dei social ci permettono di essere sempre sul pezzo, di sentirci liberi di condividere pensieri con migliaia di altri utenti nel mare di informazioni e disinformazioni ma il messaggio reale da codificare in questo periodo è che tutto ciò è stato fatto anche esprimendo solitudine dai nostri appartamenti.
Infatti il tempo “ritrovato”, che è un pensiero abbastanza sottolineato in questi giorni, forse non è un concetto totalmente vero.

La quarantena ha evidenziato quanto sia essenziale il rapporto diretto e simbiotico tra l’arte ed il suo pubblico ed è infatti prerogativa della cultura, che da sempre necessita di spazi di aggregazione, permettere all’uomo di sperimentare il desiderio di confronto e il naturale senso di libertà che ne deriva.

Cosa ha significato per te?

Isolato dalla realtà esterna, rispettando il susseguirsi dei decreti, fortunatamente trascorro la quarantena in un contesto domestico che si spalanca sul mare e lui è stato un grande amico che con i suoi suoni e con il suo brillare all’alba e al tramonto mi ha regalato molto conforto.

Quest’ allontanamento dal mondo, rivelatosi con una dimensione spaziale e temporale senza precedenti, ha inevitabilmente cambiato le mie abitudini e le modalità di lavoro. Lo spazio chiuso della casa e dei suoi pochi metri quadrati sono i testimoni delle trasformazioni che stiamo vivendo. È proprio qui che sperimento il mio isolamento ed è qui che faccio esperienza del mio tempo, da sempre caratterizzato da ritmi frenetici, facendomi ora attraversare da esso e dal suo scorrere lento e riacquistando l’esigenza della mia intimità.

In contrasto con la lentezza del tempo, mi ritrovo a percepire in questa “fase” storica anche un’accelerazione incredibile di emozioni, pensieri, ispirazioni che amplifica in maniera produttiva i processi creativi insiti in me. Alterno giornate in cui mi sento emotivamente distaccato da ciò che mi capita intorno, tanto da non percepire la reale pericolosità dell’epidemia, a giornate in cui sento il bisogno di tenere lo stesso passo del tempo che scorre lento, in modo da metabolizzare meglio la realtà.

Mi fortifica il fatto che i miei stimoli creativi non ne hanno tratto danno da questa situazione anzi…li percepisco addirittura amplificati! E forse questo aspetto è il mio porto sicuro che mi dà la tenacia per resistere.
Ho dovuto riorganizzare la mia quotidianità personale e professionale, anche se a volte non so dove inizi l’una e finisca l’altra. Isolato all’interno di una società impaurita, non libera, focalizzo ora il mio pensiero sul concetto di libertà e su tutto ciò che davamo per scontato e che ora terribilmente ci manca.

In questo periodo hai realizzato un progetto internazionale in collaborazione con diversi designer europei. Come è nata l’idea?

Il progetto STAY SANE STAY SAFE, è nato dalla collaborazione con gli studi olandesi Studio Lennarts & de Bruijn e Overdeschreef from The Hague con l’intento di supportare moralmente tutto il personale medico impegnato nella lotta contro il Covid-19.  L’iniziativa in poco tempo ha avuto il merito di coinvolgere designer e illustratori provenienti da tutto il mondo che hanno donato le proprie opere con la possibilità di scaricare, stampare e donare alle strutture sanitarie e al personale medico come segno di riconoscenza per il loro impegno e coraggio.

Io ed altri 40 designer italiani ci siamo impegnati in maniera creativa affinché questo succedesse anche in Italia, contribuendo a fornire questi manifesti positivi e creando un enorme annuncio di servizio pubblico. Se siamo tutti rispettosi delle regole e del lavoro di questi “moderni eroi” ne usciremo insieme. Un esempio di come il design, l’illustrazione e la grafica possono favorire la costruzione di una coscienza sociale collettiva in relazione alla lotta contro il Covid19.

www.stay-sane-stay-safe.com

Da qualche giorno siamo entrati in quella che è stata definita fase 2, quali sono le tue aspettative? Ci sarà un rinnovamento nel mondo dell’arte?  Un nuovo modo di fruirla?

Questa situazione così incerta costringerà la maggior parte degli operatori del settore dell’arte e della cultura a convivere in maniera consapevole con il virus e a invertire la rotta. Naturalmente sarà anche il pubblico che ne risentirà. Dopo tante opinioni e teorie, se i governi dei vari paesi del mondo non cominciano a considerare la cultura come un importante polo produttivo e non provvedono immediatamente con importanti azioni di sostegno, c’è la reale possibilità che tutta la macchina culturale non regga all’urto. Non sappiamo ancora le modalità di organizzazione di questa nuova fase ma sicuramente penso che sarà indispensabile un vero e proprio ripensamento del sistema, adottando dei sistemi flessibili che ci permettono di ricominciare, seppure in maniera ridimensionata, in attesa di nuove prospettive.

Oggi la richiesta è così diversa e varia che le vecchie metodologie hanno lasciato spazio al mondo digitale, che diviene così strumento di diffusione culturale ed entrando in luoghi, case, persone, menti, c’è la possibilità di trovare, e poi render effettivo, un nuovo approccio di diffusione e fruizione.

Con l’associazione ‘Bachi da Setola’ di cui fai arte, sei il promotore e l’organizzatore, sin dal 2008, del festival artistico-musicale PerSe Visioni – Art Factory: pensi che quest’anno riuscirete a realizzare ugualmente la manifestazione? Con quali modalità?

Ovviamente sarà diverso dagli scorsi anni, il contatto e le relazioni che si stabilivano durante tutto il mese di agosto in PerSe Visioni oggi appaiono molto improbabili.

Sarà un anno molto duro per l’organizzazione degli eventi ma la nostra idea di base è quella di garantire una continuità della nostra idea progettuale che ormai ha 13 anni di vita, ma dovremo attenerci a quelle che saranno le future disposizioni a livello nazionale e regionale. Il fatto che PerSe Visioni rappresenti un contenitore poliedrico di arti (dal cinema all’arte, dal teatro-danza alla musica) ci permetterà di realizzare alcune attività con più facilità sfruttando lo strumento digitale rispetto ad altre che necessiteranno di un completo ripensamento e riorganizzazione. La cosa più bella di questi giorni di quarantena è stata la vicinanza e i messaggi di supporto da parte di tutti gli artisti che sono passati da Polignano a Mare e che hanno arricchito l’offerta culturale del nostro progetto: Alina Marazzi, Studio Azzurro, John De Leo, Jhon Montoya, Maria Tilli, Irene Dionisio, Tecnologia Filosofica etc.

Stai lavorando a nuovi progetti?

Oltre a partecipare alla vita quotidiana dell’agenzia di comunicazione di cui faccio parte, in questo momento, insieme ad un altro grande artista pugliese Vito Savino stiamo delineando le linee guida di un progetto visivo che troverà vita e forma nei prossimi mesi. Lavorare a quattro mani con personaggi di questo calibro, immaginare il risultato finale e la bellezza che ne conseguirà è sempre molto stimolante.

Inoltre, essendo membro attivo da sempre dell’associazione Bachi da Setola, stiamo definendo insieme ad ARTI, Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Puglia e Comune di Polignano a Mare, gli ultimi dettagli della co-progettazione di CASA BACHI, il progetto di innovazione sociale vincitore del bando LUOGHI COMUNI con l’intento di dar vita ad un contenitore in grado di rispondere alle richieste del tessuto sociale in ambito formativo, culturale e artistico e che, incrociando le dita, si concretizzerà nei prossimi mesi.

https://vimeo.com/giuseppelaselva

www.bachidasetola.it

GIUSEPPE LASELVA

Oltre a firmare numerosi progetti grafici nel mondo dell’Adv, la sua passione per la grafica ed il design si evolve attraverso l’animazione 2D, che lo porta verso preziose collaborazioni nel campo del cinema della musica e dell’Arte (Paolo Rosa – Studio Azzurro, Alina Marazzi, Apulia Film Commission, Teatro Pubblico Pugliese, Cineteca di Bologna, Ed Testa, Mirko Signorile, Diego Mancino) e ad ottenere importanti riconoscimenti  (come la prestigiosa edizione 2010 del Roma Europa Web Factory -REWF 2009-2010- promossa da Telecom Italia e Fondazione Romaeuropa, nella categoria spot, con “We Want Rewf 2.0, il premio internazionale “Unicef- Frimousses de Crèatures”, il Faber 2013 e 2016 con l’animazione “Natura di Stoffa”- poi selezionata al BiF&ST 2012 – e Pv8/What’s on).

Il suo lavoro animato ‘Come Burattini’ sulle note di Mirko Signorile risulta come uno dei migliori 8 lavori di animazione italiani nella sezione Italian Mix del VIEW FEST 2014 di Torino. Dal 2016 al 2019 firma le animazioni che fanno da scenografia digitale per “Meraviglioso Modugno” l’evento nazionale che coinvolge il meglio della musica italiana, dedicato al famoso cantautore italiano Domenico Modugno e organizzato da: città di Polignano a Mare, Puglia Sounds, Siae e Federautori. Dal 2007 è uno dei coordinatori artistici del Festival PerSe Visioni, che si tiene annualmente ad agosto a Polignano a Mare e che coinvolge eccellenze del panorama artistico (arte, teatro, danza, cinema e musica) nazionale ed internazionale.

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