Corpi possibili, la potenza della danza nell’idea della Compagnia Sonenalé

by Agnese Lieggi

Il corpo ha diritto di essere ascoltato senza pudore, senza pregiudizi, a braccia aperte: lasciamo che parli e che suoni. A volte basta aprire bene la cassa toracica e respirare per sentir ogni vertebra. Certe nudità insegnano, che la forma perfetta non esiste, non è simmetria, né tantomeno forma voluttuosa, ma che un respiro profondo di consapevolezza, è contenitore di bellezza.

A questo fa pensare il percorso sul linguaggio del corpo e della danza contemporanea “Corpi Possibili”, che arriva anche in Puglia dopo l’esperienza al Teatro Civico 14 di Caserta. È un laboratorio condotto da Riccardo Fusiello e Agostino Riola della Compagnia Sonenalé. Fondata a Milano nel 2012, la compagnia nasce dall’incontro tra Riccardo Fusiello, danzatore e coreografo, e Agostino Riola, performer e regista.

Riccardo Fusiello e Agostino Riola

In pochi anni la compagnia ottiene prestigiosi riconoscimenti e collaborazioni in Italia e in Europa: Aarhus Performing Arts Centre – Danimarca, Centro Danza Canal – Madrid, Anticorpi XL – network giovane danza d’autore, E45 Napoli Fringe Festival – Fondazione Campania dei Festival, Movin’Up – Giovani Artisti Italiani e Ministero Beni e Attività Culturali. Nel novembre 2015 trasferisce la propria sede a Bisceglie in Puglia per avviare una nuova fase del proprio percorso artistico.

Ne parliamo con Riccardo Fusiello.

Come nasce la tua personale esperienza del corpo e quando hai iniziato a danzare?

Ho iniziato il mio percorso artistico dal teatro, poi ho scoperto la danza contemporanea e il teatrodanza e mi hanno conquistato. Molto spesso ci si rende conto che le parole diventano inutili e talvolta è un po’ una sconfitta per chi come me nelle parole ha creduto tanto (e talvolta ancora spera che possano servire a districare le cose della vita) …mi sono accorto ad un certo punto della potenza comunicativa di un corpo, della forza che può avere quando si esprime. È una forza e un’espressione ancestrale direi pre-verbale e questo rende la danza universale e allo stesso tempo quasi una comunicazione magica e mistica.

La mia formazione di danza non è iniziata da bambino, come succede per molti, ma è stata una necessità scenica a cui mi sono avvicinato da ragazzo consapevole della scelta che stavo facendo, sentivo istintivamente che mi avrebbe salvato e così è stato.

Fondamentale è stato il mio percorso di studi come danzatore e coreografo alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano che mi ha permesso di lavorare con alcuni tra le più grandi personalità del teatrodanza e della scena performativa internazionale. Altrettanto importante gli studi successivi a Berlino.

Come nasce l’idea di un laboratorio basato su caratteristiche di comunicazione di tipo fisico e sulle sue peculiarità?

L’idea di CORPI POSSIBILI nasce in collaborazione con Agostino Riola con cui lavoro ormai da anni su più fronti a partire dalla creazione dei nostri lavori di scena. Agostino ha una formazione più variegata, dal teatro alla performance (dalle esperienze al Piccolo Teatro di Milano alla collaborazione con il LIFT di Londra).

Il percorso nasce dalla volontà di trasmettere a quante più persone possibili la nostra esperienza sia come artisti che come formatori.  Questo è possibile proprio perché parallelamente lavoriamo alla creazione dei nostri spettacoli, che portiamo in giro in tutta Italia, e ai percorsi di formazione. Questo ci permette di trasmettere ai nostri allievi sia una dimensione didattica sia allo stesso tempo proiettare tutto il lavoro da subito sul piano scenico, tenendo insieme la dimensione della sala del laboratorio con l’apertura alla realtà scenica del palco(scenico).

Il corpo e la danza hanno bisogno di un loro linguaggio specifico, più sarà chiaro come parla un corpo, come si esprime, più riuscirà meglio a comunicare.

A chi è rivolto Corpi Possibili?

Le esperienze di studio all’estero mi hanno aperto alla possibilità di formazioni e laboratori in cui troviamo persone anche di differenti provenienze artistiche e di vita ma che trovano un comune interesse di lavoro e questo è importante per formare un buon gruppo.

Detto questo il percorso è rivolto a tutti coloro che vogliano approfondire la conoscenza e lo studio sulla danza contemporanea e sul movimento che siano danzatori o attori o comunque persone curiose delle potenzialità espressive del nostro strumento principale: il corpo appunto.

Il titolo CORPI POSSIBILI ha proprio questo senso, non lavorare su un unico tipo di corpo e un unico stile (di danza, di movimento, …) ma sperimentare diverse possibilità attraverso i temi di ogni incontro per dare più suggestioni espressive agli allievi e renderli più consapevoli del loro corpo e di come “poterlo utilizzare”.

Quando avrà luogo e quali sono le date?

Il percorso si sviluppa in 4 appuntamenti, 4 fine settimana, da gennaio ad aprile e ha un tema specifico di lavoro per ogni incontro. Chiaramente essendo un percorso, la partecipazione a tutti e 4 gli incontri è necessaria proprio per avere un panorama più ampio in cui muoversi.

Questi i fine settimana e i temi di lavoro:

25 – 26 gennaio Il corpo e il suo centro
22 – 23 febbraio  Il corpo e la sua periferia
28 – 29 marzo  Il corpo pesante
18 – 19 aprile   Il corpo leggero

Potete trovare tutte le altre informazioni sul sito www.sonenale.it o seguendoci sulla pagina Facebook SONENALE’

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