Didattica a distanza ai tempi del Covid-19. La prof Mara Marchesiello: “On line ci si allena all’ascolto”

by Antonella Soccio

Alcuni ragazzi hanno anche scaricato l’audio di una campanella on line. Le lezioni digitali della didattica a distanza si stanno sempre più affinando di particolari e accorgimenti. È una avventura entusiasmante quella delle aule virtuali, con le videolezioni interattive partite nei giorni scorsi nei Licei Lanza e Perugini di Foggia, un liceo classico e un liceo artistico. Il team è guidato dalla professoressa e matematica Mara Marchesiello, che stava già lavorando al progetto e per l’emergenza Coronavirus ha accelerato la sperimentazione sulla piattaforma Genius Board Impari dell’azienda digitale leader nelle lavagne interattive Know K. dell’imprenditore Sergio Venturino.  

Tutti distanti ma vicini, con tutti gli studenti e le studentesse coinvolti nei normali orari curriculari, dalle 8.30.

“Noi colleghiamo 3 situazioni diverse che lavorano insieme, docenti e studenti con le loro credenziali accedono al registro elettronico e si collegano alla piattaforma didattica Impari.  Si tratta di una piattaforma digitale molto potente, è già integrata col nostro sistema scolastica”, spiega la prof Marchesiello a bonculture. La docente è anche una animatrice digitale della scuola. “Sono laureata in Matematica, ho fatto parte di tante equipe per le lezioni digitali. Con Impari abbiamo dato seguito ad un percorso, è stata data l’opportunità di provarla in maniera gratuita in questo periodo di emergenza. Anche a scuola l’avevamo già utilizzata in alcune aule per fare delle lezioni”.

Al suo interno la piattaforma ha circa 70 strumenti, che fanno da ponte nella video lezione on line. Il docente si collega e apre una finestra nella quale entrano i ragazzi, ciascuno collegato col proprio computer, da casa.

“Ho lavorato 3 ore, ho spiegato ad una classe di 20 ragazzi, ne ho avuti anche 29 in classe contemporaneamente connessi. C’è anche la campanella on line che permette meglio di salutarli e confrontarsi. Connessi in internet si impara anche qualcosa della comunicazione, normalmente i ragazzi in presenza si distraggono, in questo modo c’è come un allenamento all’ascolto, bisogna rispettare queste regole”.

Ogni docente insieme alla lezione può con la piattaforma aprire altre stanze di discussione e di immediatezza, oltre alla video conferenza didattica classica, per delle verifiche, delle interrogazioni, dei test da somministrare, delle mappe concettuali da condividere. Sono delle scritture condivise, che mettono ancor più in relazione docente e discente.

I due licei foggiani non erano a digiuno di digitale. Sono pochi gli insegnanti che per età si sono sottratti alla videoconferenza. Quanto ai ragazzi, le nuove generazioni sono prontissime ad imparare dai contenuti creati on line.

“Sono nota nell’ambiente scolastico perché ho inventato una mappa che lega la matematica alla musica italiana- rimarca la docente- questa piattaforma amplia alcuni ragionamenti”.

Quanto questo nuovo modo di fare scuola, dopo l’emergenza potrà rivoluzionare la didattica? Non poterebbe essere ribaltato il metodo classico dell’imposizione spazio temporale didattica? Non si potrà fare lezione on demand? A queste domande la prof risponde in maniera schietta. “Certo si può fare on demand, ma noi rispettiamo la situazione tradizionale, con le lezioni nell’orario scolastico. Chiaramente è difficile in poco tempo trasferire questa velocità nella gestione dei docenti più tradizionali. C’è stata qualche lamentela iniziale, ma i risultati già ci si appassionano, noi stiamo lavorando tutti ad invogliare e a sperimentare senza aver paura. La situazione sanitaria è talmente preoccupante che è una cappa sopra la nostra testa, la didattica serve anche a distrarci, a continuare a vivere. Possiamo finalmente adoperare gli strumenti che da anni il sistema scolastico ci chiede”.

La prof di Matematica e Informatica Mara Marchesiello

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