Lush Perfume Library, l’esperimento di Firenze, città del profumo moderno

by Michela Conoscitore

Firenze non soltanto è stata la culla del Rinascimento, ma anche la città in cui è nata la moderna arte profumiera. Dapprima i frati domenicani di Santa Maria Novella, attivi con la loro acqua alle rose già nel 1381, in seguito il famoso profumo creato per Caterina de’ Medici da Renato Bianco, garzone a Santa Maria Novella, divenuto poi maestro profumiere. Per Caterina creò l’Acqua della Regina, e la nobile ne rimase talmente colpita che decise di portarlo con sé in Francia quando fu data in sposa al futuro re di Francia, il duca d’Orléans: qui, ribattezzato Renè le Florentin, divenne profumiere di corte e introdusse l’uso del profumo Oltralpe.

Per celebrare questo primato del capoluogo toscano, l’azienda inglese LUSH ha inaugurato lo scorso 11 novembre, in via dei Calzaiuoli 94 – 96 un concept store dedicato interamente ai profumi, il Lush Perfume Library. Lush è dall’anno della sua fondazione, il 1995, un’azienda attenta all’ecocompatibilità, all’utilizzo di materie prime biologiche che non solo hanno un impatto minimo sull’ambiente, inoltre hanno come obiettivo il benessere psico – fisico del cliente. La filosofia Lush si basa sulla profumazione dei propri prodotti, che va ad influire sull’umore di chi li usa: energizzanti, rilassanti, dolci, dinamici, sensuali, quel che serve per sentirsi bene con sé stessi. Questo è l’obiettivo di Lush, la felicità dei propri clienti. Quindi aprire un concept store che accolga solo le fragranze Lush era decisamente d’obbligo.

Il Perfume Library di Firenze è il primo negozio Lush di questa tipologia al mondo: varcata la sua soglia, si accede ad una piccola oasi non soltanto profumata ma anche di relax, un angolo dove prendersi un momento per sé, e immergersi nei ricordi. Perché il profumo è una vera e propria calamita di reminiscenze che possono catapultare nel passato, o ricordarci qualcuno in particolare. La Lush Perfume Library, oltre che dare importanza all’aspetto emotivo della clientela, ha pensato anche all’interattività tecnologica, al divertimento, e alla cultura, ovviamente sull’arte profumiera.

Nell’esplorazione del negozio, che si è rivelata una vera e propria esperienza sensoriale, mi ha accompagnato la deliziosa Sara:

Il profumo oggi è diventato un accessorio, ma in epoca rinascimentale era visto proprio come una medicina. Adoperato per curare l’aria e curare le persone. La nostra vision è che in questo negozio il cliente possa trovare una fragranza per la propria personalità. Quindi, potenzialmente, ogni persona che viene a trovarci, dovrebbe uscire con un profumo che lo rappresenti. La Perfume Library è un esperimento, perché Firenze è stata la città in cui è nato il profumo moderno, e vogliamo rinvigorire questa tradizione. Gli italiani, da sempre, hanno una cultura del profumo, ma ultimamente, come nel resto del mondo, non stanno dando importanza al prodotto all’interno ma al packaging. L’80% delle discussioni su Instagram o altri social sui profumi riguardano il packaging di un profumo, o la modella che lo sponsorizza. Il nostro profumo invece si sponsorizza grazie alla tua pelle.

Qual è l’esperienza del cliente nella Perfume Library?

Il cliente però può esplorare da solo, per cercare il proprio profumo. Less is more, non c’è l’approccio per il vendere ma se sei venuto a trovarci, è perchè stai cercando qualcosa per te, quindi ti lasciamo libero di vivere la tua esperienza. Quando il cliente richiede la nostra consulenza, cerchiamo di dargli qualcosa che sia funzionale alla sua personalità. L’esperienza nel negozio Lush serve anche per andare oltre gli schemi, magari cambiando anche tipologia di fragranza che si usa, ma anche capire perché ci piace un determinato tipo di fragranza, attuiamo una sorta di scavo interiore. Inoltre, per individuare la fragranza giusta per il cliente, seguiamo proprio la teoria rinascimentale della cosiddetta Ruota degli Umori; il mondo era diviso, sia dal punto di vista cosmologico che della personalità della gente, in quattro sezioni: sanguigno, collerico, flemmatico e malinconico. Dentro ognuno di noi esistono queste quattro sezioni e per stare bene con sé stessi e con gli altri abbiamo bisogno di un balance tra queste sezioni. Ognuno di noi ha una parte che lo distingue di più.”

Alla città del giglio, Lush ha dedicato anche un profumo, Nero, acquistabile solo a Firenze, e nella cui piramide olfattiva, oltre all’olio essenziale di neroli, vede protagonista il giglio fiorentino. Inoltre, la Perfume Library presenta anche notevoli novità dal punto di vista tecnologico, un nuovo approccio per la clientela, come spiega Sara:

Abbiamo creato una linea intera dii profumi legati a Firenze, con la mappa della città impressa sull’etichetta, che legherà quel profumo al soggiorno fiorentino. Scaricando l’app #lushlab si può effettuare un virtual tour della città, in luoghi selezionati da noi. Qui in negozio abbiamo introdotto la tecnologia degli schermi e-ink, perché sui tester ci sono dei chip che, avvicinato il flacone ad uno di questi schermi sparsi per lo store, forniscono spiegazioni sulla fragranza in italiano, inglese e cinese, perché vogliamo essere super comunicativi.

Non manca la parte divertente nel negozio Lush, con le docce sensoriali, un mix di essenze e musica, che forniscono una carica di allegria ed energia. Altro aspetto peculiare della Perfume Library è la vendita dei libri, come spiega Sara:

Hanno mai aperto una libreria dedicata interamente al profumo? Se si va nelle maggiori catene che vendono libri, nella sezione dell’arte profumiera troviamo principalmente libri che parlano di aromaterapia, ma non conosciamo i metodi di estrazione, gli oli essenziali, e la magia degli odori e del nostro naso che riesce a rintracciare le parti più ancestrali di noi stessi. Un profumo quindi può dire molto di noi, può catapultarci in un momento felice o triste. Il mondo di oggi ci influenza sul vestirci, su quale tipologia di abbigliamento acquistare. Col profumo, però, cerchiamo di autodeterminarci.

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