“Giorni sospesi”: Tina De Michele racconta la storia di Giulia, una bambina che non si fa ingoiare dagli abissi

by Antonella Soccio

Giulia è bella, giovane e intelligente.

Non sa né dare né ricevere amore.

Il collegio le ha rubato gli anni migliori segnandola per sempre. A diciotto anni esce e si trova in un mondo che non riconosce come suo.

Scivola da se stessa. Si sente sospesa in aria, una sensazione che le capita spesso.

Il suo corpo è lì ma lei è fuori. Attraversa corridoi, stanze enormi, buie, scalinate lunghe e interminabili androni. Lei è lì ferma nel cortile a riempire i polmoni d’aria.

Vive.

Non riesce sempre a liberarsi dei fantasmi di un passato che ritorna ogni volta prepotente nella sua mente. Sono gli anni del dopoguerra. Non ha conosciuto il padre e perde la madre giovanissima. Il mondo le cade addosso e lei risponde con le uniche armi che ha: la determinazione e il coraggio. Brucia tutte le tappe professionali realizzando in pochissimo tempo il suo più grande sogno. Lo stile è immediatamente riconoscibile.

Sorriso stampato per tutti.

Va avanti senza sosta finché un bel giorno sorprendendo tutti decide di fermarsi a vivere.

A metà tra l’autobiografia, l’autofiction memorialistica e il romanzo di formazione, “Giorni Sospesi” di Tina De Michele edito da Bastogi indaga le ragioni profonde della crescita e della resistenza ai drammi della vita di Giulia, una bambina troppo presto sola dell’immediato secondo dopoguerra del Mezzogiorno d’Italia.

“Chi scrive di solito mescola verità, fantasia, sogno e realtà”, spiega l’autrice che nel suo testo evocativo vuole lanciare un messaggio di speranza e futuro migliore.

“Questa è la mia terza pubblicazione che segue alle altre vendite in 4000 copie esaurite da tempo- rimarca Tina De Michele a bonculture– Esce dopo ben cinque anni e parla di Giulia una bambina che si ritrova sola nell’immediato dopo il conflitto mondiale con tutti i risvolti del collegio e dei traumi da assenza di affetti. La vita non la ingoia nei profondi abissi perché lei è coraggiosa e intelligente e, dunque, un po’ di autobiografia c’è ma non troppo. Anche l’amore giovanile è un sogno inventato perché lei ne ha tanta paura. Solitamente chi scrive alterna verità, sogni, fantasie ecc.. Ciò che conta è donare emozioni e ritrovarsi nelle storie. Perché tutte le storie andrebbero raccontate quando la scrittura ne consente, appunto, il racconto”.

L’esistenza ardua di Giulia, grazie allo stile veloce come un battito d’ali di De Michele, scorre dinanzi al lettore, mescolando molti piani di interpretazione. C’è la vicenda particolare, ma anche i cambiamenti che le sono arrecati dalle persone che le passano accanto. Una storia individuale dentro la Storia straordinaria degli inizi del boom e della ricostruzione.

Gli incontri di Giulia sono dei “leggeri gradini verso la sua sicurezza, la sua forza, verso un destino forse già scritto”. L’amore certo, ma anche la consapevolezza di donna.

Scrive il giornalista Micky de Finis nella prefazione: “Nelle pagine di questo libro l’autrice rifugge con intelligenza da semantiche scolastiche, pur avendo trascorso molti anni nel mondo della scuola, al servizio dei saperi e della conoscenza. Preferisce ascoltare il suo intuito, descrivendo spaccati dell’animo che originano in un passato delicato, una sorta di affresco emotivo carico di dolcezza, di emozioni e di tanta tenerezza”.

Tina De Michele è nata a Panni in provincia di Foggia e vive nel capoluogo. Dirigente scolastica in pensione, è relatrice in numerosi corsi di aggiornamento per docenti di scuola elementare e materna. Dirige le commissione d’esame per Concorsi nel settore scolastico, i Corsi di specializzazione biennali per allievi disabili, tiene conferenze di studio all’Università di Foggia presso la Facoltà di Lettere che le affida l’incarico dei tirocini. Ottiene l’incarico di docenza presso l’Università degli Studi di Firenze per l’Assori di Foggia e dirige i Corsi della Provincia presso l’Università della Terza Età. È componente del Comitato sull’osservatorio della qualità della vita “Megliofoggia”, attiva sperimentazioni nell’ambito della sua scuola “Giulia Catalano” con progetti speciali, nazionali ed europei.

Sfiora la carriera politica con buoni risultati elettorali, esercita volontariato prima nell’AVO e successivamente nel GAMA oncologico. Attualmente è coordinatrice del Comitato Scientifico presso la Confindustria di Foggia, volontaria della Fondazione Antiusura Buon Samaritano e componente del Comitato per la sicurezza e la legalità.

Pubblicazioni: Didattica delle immagini cinematografiche. Analisi della produzione culturale infantile nella scuola elementare, Ed. Catapano, Lucera, 1988; I silenzi delle donne tra famiglia, lavoro e politica, Bastogi Editrice Italina srl, Foggia, 2011.

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