Giro di vita, scoprirsi fragili per diventare grandi

by Emiliana Erriquez

Basteranno poche righe per fare un tuffo nel passato e provare un pizzico di pungente nostalgia di un periodo della vita che ha lasciato segni profondi in noi, e dolci amari ricordi.

Giro di Vita, il romanzo di Alessio Rega edito da Les Flaneurs Edizioni, non saprà lasciarvi indifferenti.  Vi spingerà a immedesimarvi nel protagonista, Gabriele, a condividere i suoi pensieri, quel suo profondo dolore, le intuizioni psicologiche, le dirompenti passioni che lo trascineranno da un’età di sicurezze a quella assai più incerta della maturità.

Il percorso che Gabriele intraprende, ormai maggiorenne, emancipandosi dagli affetti cardine della sua infanzia, è un percorso delicato eppure struggente, fatto di rotture, di trasgressioni che hanno un retrogusto amaro ma che servono per scrollarsi di dosso tutto il senso di smarrimento, quel peso che la vita a volte ti costringe a sopportare. È un tentativo di riappropriarsi della propria identità, abbandonare il bambino che vorrebbe esistere per sempre e diventare uomo inseguendo sogni e speranze anche se a volte vane.

Gabriele conduce una vita all’insegna del disinteresse verso ogni cosa che lo circonda, il suo modo di reagire alla separazione dei genitori – separazione che vive come un tradimento, un torto – non è segno di immaturità ma conseguenza del suo bagaglio interiore di dolore. L’unica dimensione in cui si ritrova è quella del gruppo, il rapporto con i suoi coetanei sembra un rifugio – perché dopotutto gli amici salvano sempre – un appiglio sicuro come il rapporto che Gabriele ha con suo padre, basato sulla sincerità, sul bisogno di raccontarsi reciprocamente per mantenere vivo l’affetto, la stima, per curare la ferita di un allontanamento non voluto.

Le sue giornate scorrono una dietro l’altra, uguali a se stesse, tra casa e scuola fino all’arrivo di Chiara. Il suo primo amore, la luce che riesce a intravedere fuori dal tunnel dell’insofferenza. L’amore per Chiara è un amore capace di svegliarlo da quel soffocante torpore che lo opprime, una luce seppur incerta, dai confini non delineati, che lo costringerà a prendere una decisione importante allontanandolo da Bari, la sua terra, dai suoi affetti per crescere e affrontare tutto confidando solo nelle proprie capacità e nel futuro.

Questo romanzo è una presa di coscienza delle proprie fragilità ma anche della propria forza, un’accettazione del dolore che diventa consapevolezza di sé. Il protagonista ci racconta le sue gioie, la sofferenza, le cadute e il modo di rialzarsi, di capire che in fondo bisogna cambiare se stessi e non le cose, che quello è l’unico punto fermo, e che il giro di vita arriva per tutti ed è solo questione di affrontarlo nel modo giusto.

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