Giufà, dalla Grecia al Marocco, il personaggio ponte della cultura siciliana, che riconosce i gesti buoni da quelli sbagliati

by La Magna Capitana

Giufà, di Chiara Carrer e Francesca Corrao, Sinnos, 2004.

Giufà, o Ğuhâ o Nasreddin Hoca, è un personaggio semplice, sciocco, ingenuo, buono. Non conosce malizia, non comprende i sottintesi, è un pasticcione che nel suo vagabondare per il mondo ne combina di tutti i colori. Ma riconosce i gesti buoni e sa distinguerli da quelli sbagliati.

Un personaggio “ponte” comune a culture e comunità differenti, che incontriamo in tutto il bacino del Mediterraneo . Le sue origini e la sua appartenenza non sono riconducibili in modo rigido a nessun luogo in particolare.

Giufà è radicato nella tradizione popolare siciliana, non è però nato sull’isola: è di fatto presente nella cultura araba sin dal IX secolo. L’autore, anzi gli autori, delle storie di Giufà sono anonimi; è solo grazie al racconto orale che il personaggio si è diffuso nella cultura tradizionale. Si sposta dalla Turchia ad Israele, dalla Grecia fino al Marocco dove lo sentiamo chiamare Djehà: un tipo bizzarro che sembra avere molti punti in comune con il Giufà della tradizione siciliana.

Ovunque lui sia è riconoscibile, il suo fare così caratteristico non muta. Sembra volerci dire che viaggiare, esistere, vivere in modo fluttuante è possibile. O, forse, è il mondo che scopriamo attraverso le sue storie ad essere fluido, senza muri, senza confini.

Quel suo fare bonario e goffo, e il suo non avere radici, lo hanno reso noto in varie parti del mondo. Giufà è il protagonista di tante vicende ambientate in diversi paesi del Mediterraneo.

In questo libro Chiara Carrer interpreta sei storie – raccontate da Francesca Corrao – del più amato tra i personaggi “ponte”. Il testo a fronte è scritto nelle lingue più usate da Giufà: l’arabo, il turco, il siciliano e, nella nuova edizione, persino il genovese.

Gabriele Mercadante racconta le storie di Giufà

In occasione del convegno “Mamma lingua. Storie per tutti, nessuno escluso”, che si terrà a Foggia il 30 settembre nell’ambito del BiblioPride 2022, Gabriele Mercadante – già presente al mattino tra i relatori dell’incontro Mamma lingua a Latiano: un’esperienza ponte tra biblioteca e comunità straniere leggerà pagine tratte da questo libro.

Gabriele Mercadante, referente del progetto Mamma Lingua, impegnato attivamente nell’ambito del non profit soprattutto per quel che concerne la costruzione di biblioteche e spazi di lettura – come la Biblioteca autogestita “Salvatore Rizzuto Adelfio” dell’associazione Altroquando di Palermo, dedicata al fumetto – svolge attività di insegnamento non formale di italiano per giovani stranieri richiedenti asilo.

Mamma lingua è, allo stesso tempo, un’opportunità per valorizzare la lingua madre dei bambini con genitori stranieri e degli adulti sradicati dal proprio paese di origine.

Il progetto Mamma Lingua è un’occasione per far scoprire ai bambini italiani che esistono lingue differenti dalla propria e che tutte le lingue presenti all’interno della stessa comunità hanno il medesimo peso e uguale importanza, affinché possano sentirsi cittadini del mondo sin da piccoli.

L’incontro con Gabriele Mercadante e con le storie di Giufà sì terra alle 17.30, presso la Residenza Universitaria di Foggia “Francesco Marcone”, nel meraviglioso BiblioHUB, la Biblioteca Itinerante per promuovere la pubblica lettura anche in contesti insoliti e nei luoghi meno accessibili.

Giufà, di Chiara Carrer (Sinnos, 2004) fa parte delle collezioni della nostra Biblioteca dei Ragazzi, nei Bilingue con testo a fronte. Rientra nella scelta di titoli da noi selezionati sull’importanza della Lingua Madre, ed è regolarmente ammesso al prestito.

Roberta Pilar Jarussi

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