“Il Bambino è il Maestro” di Cristina De Stefano: un diario di vita della pedagogista Maria Montessori

by redazione

Ringrazio la direttrice artistica del Premio I fiori blu Alessandra Benvenuto che mi permesso di presentare Il Bambino è il Maestro di Cristina De Stefano, un saggio che ho trovato di grande interesse, per il modo in cui l’autrice ha delineato la figura di Maria Montessori e per il contributo storico e pedagogico dell’opera stessa.

Attraverso questa biografia, si delinea la figura di una donna straordinaria, colta e intelligente, quanto caparbia e determinata , che ha saputo creare un punto di incontro tra pedagogia e psicologia, sociologia e teologia.

Il libro è come un diario della sua vita, vi si scoprono vissuti intimi e personali, che mettono in risalto la sua personalità complessa. Le pagine lasciano il lettore a contatto con dei frammenti di esistenza, alle volte difficili, come la separazione dal figlio tenuto nascosto al mondo per tanto tempo, ed altri di grandezza assoluta, come la scoperta della mente del bambino. Tutto ciò trasforma la lettura in un viaggio vivace, ricco di episodi che richiamano anche momenti storici dell’Italia accademica, ….politica, sociale, che vengono narrati in modo discorsivo e con accuratezza biografica.

Accanto alla descrizione della straordinaria personalità della Montessori, emergono le sue scoperte scientifiche sull’essere umano a partire dalla nascita, fino alla maturità. Esse sono attualissime, confermate dalle neuroscienze. Montessori ricavò tali scoperte da una attenta osservazione dei bambini, a partire da quelli internati nei manicomi, fino a quelli osservati nelle case dei bambini di tutto il mondo. Colse quello che altri non avevano visto ” Il bambino padre dell’uomo”. La sua ricerca durò tutta la vita.

La narrazione mette in luce la sua pedagogia che è divenuta planetaria, perche è presente in tutto il mondo e si adatta ad ogni cultura e religione. Ha saputo parlare in difesa del bambino, come soggetto di diritto. Ha illustrato le scoperte fatte sul modo e sui tempi di apprendimento ed ha creato dei materiali, capaci di sviluppare una forma mentis.

Quello che emerge dal saggio, è che non voleva mostrare al mondo come insegnare concetti, ma come far crescere persone equilibrate, sicure di sé, e in armonia con gli altri, in grado di essere costruttori di un futuro di Pace.

La pace per lei non fu un’astrazione, ma qualcosa che toccò con mano. La vide in azione nei bambini nelle sue classi. Concluderei con le parole della Montessori che parlando del suo metodo disse: “Questo non è un metodo pedagogico, ma un metodo di vita e di cultura, quindi una filosofia dell’uomo.”

Daniela Franchini

vicepresidente dell’Associazione Montessori di Capitanata

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