Un supereroe comune contro la ‘maledizione dell’acciaio’ dell’Italsider di Bagnoli

by Germana Zappatore
gigi e ross

“Siamo solo tre ragazzi che ogni giorno avevano davanti agli occhi questo mostro e che hanno capito che solo con la fantasia potevano distruggerlo”. Così Oreste Ciccariello, Gigi e Ross spiegano il motivo per cui hanno deciso di scrivere il libro ‘La maledizione dell’acciaio’ (Rogiosi Editore), che si fregia della prefazione scritta dal magistrato antimafia Catello Maresca.

Il libro nasce da una idea dei due comici napoletani che volevano realizzare la sceneggiatura di un film. Ma il giovane Ciccariello si è talmente innamorato della storia che ha deciso di romanzarla. Non poteva essere diversamente.’ La maledizione dell’acciaio’ è, infatti, un pezzo di storia comune: l’Italsider, la grande acciaieria che nel secolo scorso e per circa 90 anni ha segnato nel bene e nel male le sorti di Bagnoli.

Nonostante le promesse e i progetti di riqualificazione, oggi quel ‘mostro d’acciaio’ è ancora lì a ridosso del mare per ricordare quanto la vita a volte possa essere terribilmente contradditoria: l’Italsider prima fonte di ricchezza poi portatrice di morte (economica e non solo), e il mare da cui trae origine la vita. Come contraddittorio è anche il rapporto tra il Mostro e la città: l’Italsider dovrebbe essere abbattuto, ma ciò significherebbe cancellare un pezzo di storia (oltre che rischiare di ‘risvegliare’ sostanze tossiche).

Ma il libro di Oreste Ciccariello non è solo questo. ‘La maledizione dell’acciaio’ è, infatti, la storia di chi lotta contro un Mostro senza fingere che esso non esista, senza girare la testa dall’altra parte. Non a caso il protagonista è un ragazzo come tanti, Massimo Mancini, che decide di rinunciare all’amore e al sogno della sua vita (diventare un calciatore) per tornare a casa e affrontare “l’avvelenato mostro d’acciaio di Bagnoli che gli ha portato via il padre”. All’inizio decide di affrontarlo con le armi dell’uomo comune: studia medicina per entrare nella commissione di bonifica dell’Italsider. Poi, suo malgrado, gli accade qualcosa di straordinario che gli cambia ancora una volta la vita: proprio il Mostro, entrandogli nel corpo, gli da i poteri per combatterlo.

“È una storia di forza di volontà, volontà di non arrendersi davanti agli ostacoli – ha spiegato l’autore durante la presentazione del libro a Foggia presso la libreria Ubik –ma anche di speranza di una vita migliore. Perché, come recita il sottotitolo, è vero che il mostro è troppo forte, ma se resti inerme non sopravvivi e quindi vale la pena di combattere”.

Insomma, il vero supereroe moderno è colui che non va via, ma resta e combatte per la propria terra e la propria gente.

Germana Zappatore

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