Fedora e Norma, quello scambio teatrale tra eroine liriche, tra Catania e Foggia

by Antonella Soccio

Passioni e tradimenti. Due protagoniste del melodramma italiano si regaleranno una la città dell’altra.

La Norma di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani sarà a Foggia, mentre la Fedora di Umberto Giordano dal libretto di Arturo Colautti volerà a Catania. La collaborazione tra i due teatri meridionali comincia il 17 marzo alle 20.30 al Teatro Massimo Vincenzo Bellini, quando fino al 24 marzo per altre sei repliche con l’Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini Ira Bertman e Ragaa Eldin, Anastasia Bartoli, Ionut Pascu col direttore Daniel Oren / Gennaro Cappabianca, il Maestro del coro Luigi Petrozziello, la regia di Lamberto Puggelli  (ripresa da Salvo Piro) e le scene e costumi di Luisa Spinatelli, la produzione del Teatro Giordano sarà protagonista delle pomeridiane catanesi.
Scene e produzione foggiane del Teatro Umberto Giordano hanno incontrato il favore del direttore del teatro catanese nel corso della prima al Politeama di Lecce, dove manifestò il suo interesse ad intraprendere un discorso sul progetto lirico foggiano, che ha portato all’accordo artistico e al sodalizio odierno.  

Il teatro Bellini di Catania sta preparando una inedita messa in scena della Norma, pronta nel 2020, e già si scommette che arriverà nel contenitore storico pugliese, per una co-produzione che vedrà l’allestimento di una nuova opera di Giordano, ossia la Siberia.  

“A noi volgi il bel sembiante senza nube e senza vel” (Casta Diva, Norma)

“Dio di giustizia che col santo ciglio
scruti le angoscie e noveri i rimorsi;
Dio di pietà  che non ricusi ascolto 
a chi t’implora per l’atrui salute,
non indulgere a me, che sono indegna,
ma salva Loris, salva l’amor mio!” (Dio di Giustizia, Fedora)

“È davvero un’emozione grandissima, dovrei essere a Catania il 17. Questa era la nostra ambizione, il sogno quando abbiamo riportato la lirica al Giordano. Le scene e la regia sono nostre, non il coro e l’orchestra. Le spese erano enormi”, rimarca l’assessora alla Cultura Anna Paola Giuliani.

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