San Valentino con gli Strauss: 8 rarità musicali per celebrare l’amore

by Fabrizio Simone

All’amore, da sempre, sono state dedicate composizioni memorabili. Pensiamo soltanto al Liebestraum n.3 di Liszt, al Valse sentimentale op.51 di Cajkovskij (composto originariamente per pianoforte ma trascritto praticamente per qualsiasi strumento solista, tromba inclusa), al poco noto Coração que sente, languido valzer del brasiliano Ernesto Nazareth, fino al Liebesleid per violino e pianoforte di Fritz Kreisler. Bonculture ha il piacere di presentarvi alcune chicche della famiglia Strauss inerenti alla sfera sentimentale:

Johann Strauss I – Amors Pfeile (Le frecce di Cupido), Walzer op.103

(https://www.youtube.com/watch?v=epjl9t1oA-E)

Il valzer Amors Pfeile fu composto da Johann Strauss padre per una serata danzante dedicata al mondo mitologico presso il Casino Dommayer (il Café è tuttora aperto), lo stesso locale in cui il giovane Johann Strauss figlio terrà i suoi primi concerti. Il valzer piacque al punto da essere ripetuto per ben quattro volte: il motivo del successo è da riscontrare nella freschezza d’idee, che spinsero l’autore a comporre sequenze non stereotipate e totalmente prive dell’influsso popolare.

Eduard Strauss – Herz an herz (Cuore a cuore), Polka-mazurka, op.27

La critica ha sempre individuato in Josef Strauss, secondogenito di papà Johann, una spiccata propensione per l’introspezione e un sapore melodico fortemente incline alla malinconia, diversamente da suo padre e dai suoi fratelli. Eppure questa polka-mazurka, composta in gioventù da Eduard Strauss, rivela una straordinaria drammaticità, atipica se si considera il catalogo dell’autore, specializzato nella composizione di esuberanti polke veloci. Nel ritornello che chiude la sezione centrale, ad esempio, la scrittura si fa preziosa e traslucida, conferendo al classico refrain straussiano uno struggimento memorabile.

Johann Strauss II – Liebeslieder (Canzoni d’amore), Walzer op.114

(https://www.youtube.com/watch?v=yjyqgfx5DFw)

Il valzer Liebeslieder, composto da Strauss all’età di 27 anni (venne eseguito per la prima volta nel 1852), è un’opera spartiacque e segna la totale maturità del compositore, ormai libero dall’influenza paterna: il pizzicato d’apertura; il primo valzer, vorticoso e appassionato; l’orchestrazione accurata; il breve collegamento tra il sesto valzer e la ripresa del valzer d’apertura, con i flauti che annunciano un rapido mutamento d’atmosfera sono tutti segnali di un linguaggio personale e innovativo, lontano dallo spirito dei due defunti padri del valzer, Johann Strauss senior e Joseph Lanner.

Johann Strauss II – Kuss-Walzer (Valzer del bacio), op.400

(https://www.youtube.com/watch?v=W9JiQhOJG1U)

Johann Strauss II si sposò tre volte. Alla sua seconda moglie, la giovane attrice prussiana Angelika Dittrich (li separavano 25 anni di differenza), il compositore dedicò questo valzer, composto su temi tratti dalla fortunata operetta Der lustige Krieg. Nonostante il Kuss-Walzer sia il valzer più breve composto da Johann Strauss in tutta la sua carriera (non supera i sei minuti), per ben quattro volte il valzer n.1 fa la sua comparsa all’interno della partitura. È un unicum in tutta la produzione straussiana, ma la presenza quasi ossessiva del valzer d’apertura è motivata dalla causa scribendi: dichiarare musicalmente il proprio amore alla consorte appena sposata.

Josef Strauss – Perlen der Liebe (Perle d’amore), Walzer da concerto op. 39

(https://www.youtube.com/watch?v=cW5pMJhC4xY)

Perlen der Liebe è uno dei capolavori indiscussi di Josef Strauss. Il secondogenito di casa Strauss compose questo valzer come dono di nozze per sua moglie, Caroline Pruckmayer, che sopravvisse a suo marito e rimase vedova per 30 anni (Josef Strauss morì nel 1870 a soli 43 anni). Ciò che contraddistingue Perlen der Liebe è soprattutto l’introduzione, di chiara impronta wagneriana (Josef Strauss mostrò spesso ammirazione per l’autore del Tristano e della Valchiria). Per qualche oscura ragione, Perlen der Liebe non è mai stato eseguito nel tradizionale Concerto di Capodanno viennese, nonostante la sua impareggiabile nobiltà.

Josef Strauss – Liebesgrüße (Saluti d’amore), Walzer op. 56

Liebesgrüße è uno dei valzer più ispirati di Josef Strauss ed è stato eseguito nel corso del Concerto di Capodanno 2020 da Vienna. Punto di forza della composizione è sicuramente l’orchestrazione, brillante ed evocativa. Il titolo, inoltre, può generare qualche confusione: esattamente 30 anni dopo l’inglese Edward Elgar compose il celebre Liebesgruß per violino e pianoforte dedicato alla sua futura moglie. Tra i pezzi, però, non c’è alcuna affinità musicale.

Josef Strauss – Cupido, Polka française op.81

(https://www.youtube.com/watch?v=nBzmcqyzxLA&t=46s)

La Cupido polka fu composta per il Carnevale del 1860 pensando proprio al temibile fanciullo alato armato di frecce. La sua prima esecuzione, tuttavia, non avvenne il giorno di san Valentino, ma il 13 febbraio, in occasione di un ballo di beneficenza, organizzato in seguito alla sconfitta subita dagli austriaci contro l’Italia nel corso della Seconda guerra d’indipendenza.

Josef Strauss – Brennende liebe (Amore ardente), Polka mazurka op. 129

 Nell’estate del 1861, Josef Strauss si recò in Russia per sostituire suo fratello Johann, direttore dei concerti della stazione di Pavlovsk. Non riuscì a sopportare il distacco da sua moglie, perciò riversò in questa magnifica polka-mazurka, presentata ai viennesi nel novembre dello stesso anno, tutto il suo affetto.

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