Ogni teatrante lo sa: nessun critico e nessuno spettatore sarà mai più severo dei bambini. È quindi titolo di gran merito il successo tributato all’Odissea, andata in scena al Teatro dei Limoni nell’ambito della stagione per famiglie. Il testo, scritto da Paola Capuano in collaborazione con Roberto Moretto e con l’amichevole partecipazione di Omero, è scorrevole, leggero, ironico; l’allestimento, benché essenziale, non è privo di qualche efficace invenzione registica, come per Polifemo e per la malia delle Sirene.
Come sempre dalle parti di via Giardino, la versatilità e la qualità degli interpreti la fa da padrona. Nicole Piemontese interpreta con slancio e freschezza Atena, dea trasferita dalla saggezza alla guerra per esigenze di copione: Michele Ciuffreda è un divertentissimo Zeus, in perenne conflitto edipico con la suddetta Atena. Christian di Furia indossa i panni di Ulisse con buona efficacia. Con loro quattro presenze multiplayer: Stefano Dragoni è Alcinoo, Antinoo e un sodale di Ulisse; la giovane di sicuro avvenire Elisabetta Campanella è ancella e sirena, Vincenzo Ficarelli è Paride, Telemaco e un compagno di viaggio dell’uom dal multiforme ingegno. E poi c’è lei, l’incantevole Maggie Salice, che diventa volta a volta una deliziosa Afrodite formato Marilyn di Quando la moglie è in vacanza; la bizzosa Calipso che trattiene Odisseo ad Ogigia, la torrida maga Circe con i suoi incantamenti e Penelope con le consuete trame tessili. Anche grazie alla sua classe e bellazza, malgrado i numerosi sfoltimenti di divinità e proci, l’oretta della rappresntazione può ben dirsi mitica sotto più di un aspetto. Uno spettacolo lieve e catturante, che ragazzine e ragazzini hanno mostrato di apprezzare, proprio come i genitori-accompagnatori. Lo abbiamo apprezzato anche noi. Prossimo appuntamento in cartellone L’isola di Kalpa, che ha come attore e regista Ts’ui Pen, pseudonimo borgesiano. Ci saremo.