Perfetta: Geppy Cucciari dà corpo alla donna polifunzionale e alle sue lune

by Agnese Lieggi

Le deuxième sexe (Il secondo sesso) scritto da Simone de Beauvoir nel 1949, (filosofa, autrice e protagonista dell’esistenzialismo francese) smantella la struttura del pensiero filosofico occidentale e il suo universalismo che identifica l’uomo come il soggetto universale. I sessi invece sono due e anche più.

A settanta anni dalla pubblicazione di Il secondo sesso, le cose non sono poi tanto cambiate, hanno assunto una veste differente, considerato che stiamo ancora discutendo di empowerment femminile, quote rosa e di questioni salariali a parità di mansione e funzioni lavorative, di possibilità di carriera e infine del fatto che ancora non esista lo stesso tipo di congedo parentale per i genitori ma che lo abbia più consistente solo la madre.

Perfetta, a Bari da giovedì 6 a domenica 9 febbraio, presso il Teatro Piccinni a cura del Teatro Pubblico Pugliese, è un monologo teatrale interpretato da Geppy Cucciari, che racconta attraverso un satira a tratti pungente proprio di questa attuale figura femminile polifunzionale, che fa convivere anche in maniera estrema la donna, la mamma, la compagna, la lavoratrice, la figlia. Tutti questi ruoli sono in contemporanea contrapposizione ad una figura maschile placida e pacata (per fortuna). Il messaggio finale è positivo, se si considerano provocatorie e comiche le vicende della protagonista.

Il monologo è scritto dal drammaturgo Mattia Torre, si svolge attraverso le 4 fasi del ciclo femminile, precisamente ogni martedì, ovvero la stessa angosciante routine narrata però in maniera differente. La protagonista si sveglia, si prepara, raggiunge il luogo di lavoro, rientra a casa nel tardo pomeriggio, fa la spesa, cena e va a letto. In ogni evento della giornata della protagonista è facilissimo riconoscersi. Ma gli stessi eventi sembrano totalmente distinti se raccontati attraverso le fasi emotive e fisiologica. La prima fase, è quella della apatia. La seconda fase, (follicolare) quella della rinascita forse il momento migliore del mese. La terza fase (ovulatoria) quella più elettrizzante. La quarta fase (luteinica), quella dell’apocalisse e tragedia esistenziale.

L’attrice è davvero brava nella resa di questa protagonista contemporanea, una specie di eroina del quotidiano, effettua una analisi lucida del momento che viviamo con tutte le sue contraddizioni, le sue assurdità e smascherando tante ovvietà e falsi miti femminili.

La sala era affollatissima e non solo di donne. La scenografia era minimal, ma con intuizione romantica le luci cambiavano colore a seconda dello stato d’animo dell’attrice, infine a far da padrona una grandissima luna.

Le musiche originali di Paolo Fresu hanno contribuito a vivificare emotivamente la scena.

PERFETTA

GeppiCucciari

Assistente alla Regia Giulia Dietrich / Musiche originali Paolo Fresu / Costumi Antonio Marras / Disegno luci Luca Barbatitesti

Testi e regia MATTIA TORRE

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