“Vai a rubare a San Nicola!”, Anna Piscopo interpreta una folle snaturata: “Recito in dialetto barese”

by Agnese Lieggi

Sabato 22 febbraio, a Bari presso il Nuovo Teatro Abeliano alle ore 21: 00, potremo assistere alla prima barese di VAI A RUBARE A SAN NICOLA! Di e con Anna Piscopo. Un testo inedito, una riscrittura semmai originale e moderna del furto delle ossa di San Nicola da Mira, il ruolo principale delle vicende della tradizione questa volta è sovversivo perché totalmente al femminile. Il personaggio, una sorta di Giovanna D’Arco dei nostri tempi, affronta ogni tipo di difficoltà e pregiudizio di genere per riuscire nell’impresa di predare le ossa del Santo dalla Turchia.

Chi cammina a piedi nudi lo sceglie, ha una naturale predisposizione, una capacità, una certa filosofia e cura dei dettagli. Non significa non avere limiti, significa avere consapevolezza di sé per non farsi intrappolare. Anna, in questo ruolo lascia che i suoi piedi siano carezzati dall’erba, senza rinunciare alle ferite dei percorsi più impervi.

Scopriamo assieme ad Anna Piscopo …come nasce VAI A RUBARE A SAN NICOLA?

VAI A RUBARE A SAN NICOLA nasce da un intuizione avuta di notte, quindi non so dare una spiegazione logica e razionale alla nascita di questo spettacolo, sicuramente avevo chiaro un argomento,  ovvero parlare della maternità, quello che penso anche in rapporto alla mia età, perché ho 27 anni e anche all’epoca in ci viviamo. Mi è venuto in mente San Nicola,  perché è il Santo patrono della mia città, delle zitelle, dei bambini, e così incrociando queste intuizioni è nata l’idea di VAI A RUBARE A SAN NICOLA, con la quale dovevo partecipare ad un premio nazionale che si chiama PREMIO SCENARIO che scadeva dopo due giorni e quindi l’ho scritta in frettai e in realtà sono arrivata anche in finale…

Quanto c’è di Anna nel personaggio che porti in scena?

Sinceramente pochissimo, vi dico la verità, perché ho veramente studiato un personaggio molto diverso da me. Lei è una donna di Bari vecchia, antica, crudele forse l’unica cosa che abbiamo in comune è la grinta, il coraggio. Lei è una snaturata,  io sono molto più compassionevole, un altra cosa che forse ci accomuna è una certa sensibilità e un certo bisogno d’amore che lei ha, ragione per cui, specie nella prima parte dell’arco di questo personaggio, fa di tutto per conquistare quest’uomo di cui si è innamorata follemente, questa potrebbe essere un’altra cosa che potrei fare anche io … ma non mi spingerei mai così lontano come fa lei che parte da Bari e addirittura va a Mira su una bagnarola.

Com’è per te portare questo spettacolo proprio a Bari?

È molto emozionante, devo dire che già l’anno scorso avevo vissuto questa emozione fortissima con “Mangia”, questo invece è il mio secondo lavoro da autrice e ho capito che a Roma viene molto apprezzata la nostra cultura, ma allo stesso tempo a Roma non ci sono persone che mi conoscono da sempre e che non conosco la nostra cultura. Per me farlo a Bari, da una parte è difficilissimo a livello emotivo perché ho tanta paura della mia città del giudizio e dell’accettazione, soprattutto di come ho trattato certi dei  temi,  dall’altro è molto importante perché ci sono le mie radici c’è la linfa di tutto il mio lavoro di autrice e anche di attrice.

Il teatro ha sempre fatto parte della tua vita?

Si, ho iniziato a lavorare prestissimo in teatro, ho iniziato a studiare teatro a 12 anni e a lavorare già a 16 anni, proprio a Bari che mi ha dato tante possibilità, non solo di lavoro ma anche di crescita all’interno del teatro e all’interno del mio percorso, quindi è sempre appartenuto alla mia vita ed è sempre stato il mio sogno. Adesso inoltre, si sta trasformando in lavoro perché sono diventata attrice e sto facendo un passo verso il cinema, si può dire che sono più di dieci anni che faccio teatro e non smetterò mai di farlo!

Qual è la lingua utilizzata nella pièce?

Lo spettacolo è scritto quasi tutto in dialetto barese. Ci sono anche momenti di italianizzazione, questo l’ho dovuto fare perché ovviamente perché Bari avrà poche date, ma lo spettacolo debuttava a Roma dove è stato un mese  in scena grazie ai sold out continui, pertanto dovevo necessariamente creare dei momenti in italiano per far comprendere il  testo. Però è principalmente è scritto e recitato in dialetto barese, anche abbastanza stretto.

Infine, quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto già lavorando ad un nuovo spettacolo per il teatro che debutterà a Roma l’anno prossimo, in un teatro importante però per il momento non posso svelare niente. Ho scritto un film e ho in ballo dei progetti cinematografici.

Ad Majora Anna, speriamo di rivederti presto a Bari.

Anna Piscopo: Nel 2014 frequenta l’Accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”. Prosegue la sua ricerca come autrice e attrice nel “Laboratorio permanente sul metodo Stanislavskij-Strasberg” condotto da Sergio Valastro e con il regista Luciano Colavero. Lavora come attrice in svariate produzioni teatrali e cinematografiche. Lavora come drammaturga per il Gruppo Mòtumus. Nel 2016 vince il Premio Rai Carlo Bixio con la sceneggiatura di serie tv originale “Angry Kidz”. Con il one-girl-show “Mangia!” vince diversi premi. Nel 2019 fonda Terza Repubblica, video blog di satira politica e sociale.

VAI A RUBARE A SAN NICOLA!

Di e con Anna Piscopo

diretto da Lamberto Carrozzi

Scene Panagiotis Samsarelos

Luci Ettore Bianco

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