Baby2, quando il corpo in metamorfosi è moneta di scambio

by Michela Conoscitore

Quando inizia qualcosa di nuovo, ci viene un brivido in fondo alla schiena. Non c’è niente di più bello di quel momento. L’adolescenza è così: una scoperta continua. Non ci rendiamo conto che le nostre scelte cambieranno tutto, o forse non ci interessa. Perché finché c’è qualcosa da scoprire, tutto sembra ancora possibile”.

Con queste parole, e sulle note di Professional Distortion di Miss Kittin, che sembra quasi un inno e fa comprendere in quale direzione le due protagoniste sono dirette, che è ritornata su Netflix la serie tv Baby, giunta alla sua seconda stagione. Uno dei prodotti di punta di Netflix Italia, ma non solo, la serie ha riscosso successo globalmente. Scelte e cambiamenti costituiscono l’asse portante su cui è stata costruita la trama di questa seconda stagione, solitamente, quella più difficile da ideare per gli sceneggiatori di una serie di successo.

Nella writing room della serie troviamo sempre il giovanissimo collettivo di sceneggiatori GRAMS* (età media: 24 anni, energia nuova per la televisione italiana), che tornano a raccontarci le vicende di Chiara e Ludovica, interpretate rispettivamente da Benedetta Porcaroli ed Alice Pagani. La prima stagione, liberamente ispirata allo scandalo delle baby squillo dei Parioli, che scoppiò a Roma nel 2012, ci ha solamente presentato tutti i personaggi che animano Baby, perché è con la seconda che i GRAMS* hanno deciso di entrare nel vivo della storia, ed analizzare più a fondo la psicologia dei personaggi. Merito anche dell’ottima e dinamica regia di Andrea De Sica, lasciato solo al timone della serie, dopo aver coadiuvato Anna Negri nella prima, Baby 2 non delude le aspettative del suo pubblico, e quel che si è saputo delle due ragazze della Roma bene, finora, è solo la punta dell’iceberg. Chi pensa di aver già visto tutto con la prima stagione, sbaglia.

La seconda stagione comincia col ritorno a scuola, dopo l’estate, di Chiara e Ludovica: la prima ha abbandonato la sua vita segreta, mentre l’amica ha proseguito durante il periodo estivo da sola, senza la supervisione claustrofobica di Fiore, interpretato da Giuseppe Maggio. Quando si ritrovano, Chiara sembra avvertire un po’ di nostalgia per quel che aveva condiviso con Ludovica nei mesi precedenti, ma sta cercando di darsi una ripulita ed essere la ragazza di cui Damiano (Riccardo Mandolini) si è innamorato. I due ragazzi, infatti, finalmente possono vivere la loro storia però, il passato torna sempre, anche se hai solo diciassette anni e ti sei appena affacciato alla vita. La galassia di esistenze che ruota intorno a Chiara e Ludovica continua vorticosa a tallonarle, pedinarle e soffocarle. Messe continuamente di fronte alle loro mancanze, le due ragazze dovranno prendere delle decisioni, e guardarsi dentro, senza filtri, per capire chi vogliono essere da grandi.

La protagonista Benedetta Porcaroli

La serie, rilasciata da Netflix lo scorso 18 ottobre, vede come protagonista assoluta in questa stagione Benedetta Porcaroli: tutti, più o meno, affrontano un percorso di crescita ed evoluzione, rispetto alla prima stagione, ma la Chiara della Porcaroli somma alla crescita anche la consapevolezza di sé stessa, di quel che vuole, che le piace, e di quel che, perfino, è disposta a perdere. Le è insopportabile seguire quel codice comportamentale impostole dal suo ambiente di origine: brava ragazza, studentessa studiosa, sportiva vincente. Frequentare, poi, la gente giusta è di basilare importanza. Comprende, quindi, che la sua vita segreta è quella in cui si sente più sé stessa, e continuare a mentire non l’aiuterà di certo ad evolversi. Si libera di pesi emozionali e morali, e decide di andare avanti da sola. Benedetta Porcaroli impressiona notevolmente con la sua recitazione, perché riesce a dare ad ogni emozione di Chiara la giusta sfumatura ed intensità, trasformandosi da liceale innamorata e di buona famiglia a giovane donna in divenire.

La Ludovica di Alice Pagani, invece, non riesce ancora a trovare un suo baricentro, così come a tratti la recitazione dell’attrice che la impersona: quel che le manca dal passato è più forte di quel che l’aspetta nel futuro, e ciò che ha da vivere nel presente non le interessa. Ludovica corre veloce, le è sempre piaciuto schiantarsi, ma nella seconda stagione, complice anche l’incontro con un nuovo docente al liceo Collodi, interpretato da Thomas Trabacchi, comprenderà che scappare lascia solo una scia di problemi irrisolti, dietro di sé. La seconda stagione mette in evidenza, grazie al personaggio interpretato da Brando Pacitto, anche il problema del bullismo e dell’omofobia, ulteriormente potenziati e incancreniti nella comunità del Collodi, figlia di un quartiere in cui si può avere tutto, e si nasce già perfetti e vincenti.

Se Chiara e Ludovica, nella prima stagione, si sono divertite a giocare e con incoscienza hanno scoperto un mondo segreto, nella seconda le vediamo mutare: Chiara, più disincantata, ne conosce i rischi e ha imparato a gestirli, mentre Ludovica ne viene, come sempre, fagocitata. Nulla viene lasciato al non detto, c’è più sesso in questa seconda stagione, segno che oltre a preferire una narrazione più aderente alla realtà, sceneggiatori e regista hanno voluto puntare oltre che sulla smitizzazione dell’adolescenza, anche sulla metamorfosi delle due protagoniste che usano il loro corpo come moneta di scambio in un mondo dove l’apparenza è l’unica divinità da adorare. L’unica pecca, forse, di questa stagione sono i dialoghi, a volte troppo infarciti con dissonanti espressioni gergali e giovanili. In attesa della terza ed ultima, prevista per il 2020, Baby 2 lascia già intravedere degli sviluppi che stravolgeranno maggiormente le vite dei protagonisti.

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