Natale in casa Cupiello, Sergio Castellitto interpreta Lucariello per la Rai

by Nicola Signorile

Lacrime e risate. La formula perfetta per un Natale da reclusi. Stiamo per vivere le più strane festività della nostra vita. Con cinema e teatri chiusi, abbracci e ricongiunzioni vietate e un virus malandrino alle calcagna.

La Rai ha pensato che fosse il caso di lasciare qualcosa sotto l’albero dei propri telespettatori probabilmente orfani di grandi feste e cenoni affollati.

Un regalo – quanto gradito si potrà dirlo solo a messa in onda avvenuta –  per celebrare il 120° anniversario della nascita di Eduardo De Filippo. Natale in casa Cupiello, uno dei testi più noti e amati del grande drammaturgo partenopeo,  portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli, il 25 dicembre 1931.

La commedia diventa un film per la tv, prodotto da Picomedia e Rai Fiction, per la regia di Edoardo De Angelis, napoletano doc, apprezzato autore di Indivisbili e Il vizio della speranza, che ha accettato la sfida di portare nelle case degli italiani quello che lui stesso ha definito “un capolavoro assoluto e intoccabile”.

Natale in casa Cupiello andrà in onda su Rai Uno la sera di Natale. La notizia della trasposizione ha già fatto parlare molto a Napoli, soprattutto a causa della scelta dell’attore al quale affidare il ruolo di Lucariello. Il protagonista, capofamiglia dei Cupiello, interpretato dallo stesso Eduardo a teatro e nelle due trasposizioni televisive del 1962 e 1977 sarà Sergio Castellitto.

Un non napoletano nei panni di Lucariello? Per molti  siamo dalle parti del sacrilegio. “Una discreta polemica” alla quale De Angelis ha prontamente risposto con un post sulla sua pagina Facebook, spiegando la scelta: “Considero Sergio Castellitto tra gli attori migliori al mondo –  ha scritto – volevo che questo personaggio scolpito nello spazio e nel tempo vivesse in un corpo, una voce, uno sguardo nuovo”.

A garantire un elevato tasso di napoletanità c’è il resto del cast, composto da alcuni tra i migliori attori campani in circolazione: Marina Confalone, che proprio grazie a Il vizio della speranza ha vinto David e Nastro D’Argento e Pina Turco, moglie e protagonista dell’ultimo film di De Angelis,  poi Alessio Lapice (Imma Tataranni), Adriano Pantaleo (il mitico Spillo di Amico mio, visto di recente nel Sindaco del Rione Sanità), Tony Laudadio (Indivisibili, MozzarellaStories), Antonio Milo (Gomorra, L’Amica geniale), Andrea Renzi (L’uomo in più),   Massimiliano Rossi (Romulus) Carmen Pommella (Martin Eden) e tanti altri.

Le magnifiche parole di Eduardo si intrecciano con la poesia in musica di Enzo Avitabile, che ha firmato le colonne sonore degli ultimi due film del regista.

L’azione si svolge a Napoli nel 1950. Come ogni Natale, Luca Cupiello si dedica alla preparazione dell’amato presepe nel disinteresse generale della famiglia: è il suo mondo perfetto, al riparo dalla realtà, dove tutto è al suo posto.  Il figlio Tommasino è un giovane apatico che passa gran parte della giornata a dormire e a litigare con lo zio Pasqualino, che lo accusa di ripetuti furti ai suoi danni. La moglie Concetta ha ben altro a cui pensare: la figlia Ninuccia ha deciso di lasciare il ricco marito Nicolino per l’uomo che ha sempre amato, Vittorio, e gli ha scritto una lettera per comunicarglielo. Concetta riesce a evitare quella che per la famiglia sarebbe una sciagura, ma la missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero. Nicolino scopre così il tradimento della moglie. Durante la vigilia di Natale, la sbadataggine di Lucariello mette di fronte i due rivali e la realtà irrompe prepotente a sconvolgere l’atmosfera natalizia di casa Cupiello. Tutto sembra perduto, ma in soccorso di Luca, morente, arriva ancora una volta il suo presepe.

Teatro e televisione, linguaggi diversi, sguardi differenti. Ma il paragone in questi casi è praticamente inevitabile. Come detto, basterà attendere il Natale per sapere se il pubblico avrà gradito il regalo della Rai.

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