Sky, la nuova stagione delle serie tv tra conferme e novità

by Nicola Signorile

Sky Italia, una stagione grandi firme. Sulla scena sempre più agguerrita dell’intrattenimento televisivo, il canale satellitare di Rupert Murdoch da qualche anno fa la voce grossa, tra esclusive per l’Italia di serie internazionali come Gangs of London e produzioni originali come Gomorra, Il Miracolo, The New Pope e Zero Zero Zero. La stagione 2020-21 non fa eccezione. Ne faranno parte grandi autori, stelle del cinema internazionale e alcuni dei migliori talenti italiani per la prima volta alle prese con la serialità.

Una stagione già iniziata con Petra  – dal 14 settembre è disponibile il primo episodio, Riti di morte – serie italiana, diretta da Maria Sole Tognazzi con Paola Cortellesi (prodotta con Cattleya, in associazione con Bartlebyfilm) protagonista di quattro gialli al femminile ispirati alle storie, pubblicate in Italia da Sellerio, della detective di Barcellona più famosa al mondo, Petra Delicado, il personaggio creato alla metà degli anni ‘90 dalla penna di Alicia Giménez-Bartlett. Una donna dall’ironia urticante, fuori dagli schemi, con due matrimoni falliti alle spalle; ispettrice della mobile di Genova, catapultata dall’archivio in prima linea a risolvere casi di omicidio e di violenza insieme al vice-ispettore Antonio Monte interpretato da Andrea Pennacchi. 

È già disponibile anche un’altra serie molto attesa che arriva dagli Stati Uniti, prodotta da Robert Downey Jr e da sua moglie Susan Downey. Perry Mason è un raffinato noir ambientato nella Los Angeles degli anni successivi alla Grande Depressione, osannato dalla critica internazionale. Matthew Rhys (The Americans) è un Mason inedito, molto lontano dal celebre avvocato dei romanzi di Erle Stanley Gardner e del telefilm anni ’60: è un veterano della prima guerra mondiale, alcolizzato, con un matrimonio distrutto alle spalle, e, come investigatore privato, a inizio carriera,  lo vediamo impegnato nell’indagine sulla misteriosa scomparsa di un bambino.

Tornando nei confini nazionali, entra a far parte della squadra Sky un altro grande nome del cinema italiano, Gabriele Muccino che firmerà la sua prima serie tv, reboot del suo film di successo del 2018, A casa tutti bene. Un family drama prodotto da Lotus, in otto episodi scritti da Gabriele Muccino, Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli, Camilla Buizza; il regista romano dirigerà i primi due episodi e sarà supervisore artistico del progetto. Un segreto legato a una dolorosa vicenda del passato torna all’improvviso nelle vite dei Ristuccia (cognome caro a Muccino che lo ha scaramanticamente inserito in tutti i suoi lavori), proprietari del ristorante La Villetta, da quarant’anni uno dei più rinomanti locali nel cuore di Trastevere. Primi ciak nella prossima primavera.

Targata Sky Original, Speravo de morì prima, la serie su Francesco Totti con Pietro Castellitto, reduce dal premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura alla sua opera prima I predatori a Venezia 77, nel ruolo dell’ex capitano della Roma. Le riprese sono iniziate in estate e la serie, tratta da “Un capitano” di Francesco Totti e Paolo Condò, arriverà su Sky nel 2021. Sei episodi per raccontare gli ultimi due anni di carriera del leggendario numero 10 della Roma, la fine del suo lungo percorso con la maglia giallorossa, rimasta sempre la stessa per 27 anni; un uomo divenuto con gli anni simbolo e bandiera di un’intera città, e non solo. Greta Scarano sarà Ilary Blasi, Monica Guerritore e Giorgio Colangeli, i genitori del campione e Gianmarco Tognazzi vestirà i panni di Luciano Spalletti.

Cambiando completamente genere e atmosfera, a ottobre ecco We Are Who We Are di Luca Guadagnino, targato Sky-Hbo, il debutto nella serialità per un cineasta di culto, per l’occasione anche showrunner e sceneggiatore (con Paolo Giordano e Francesca Manieri). Il regista di Suspiria e Chiamami col tuo nome si cimenta nella storia di formazione di due adolescenti americani che, insieme alle loro famiglie composte da militari e civili, vivono in una base militare Usa in Italia. Amicizia, i primi amori, i misteri dell’essere un adolescente nelle mani di un autore che ha già dimostrato di saperci fare con i sentimenti e le relazioni umane. Una escursione nel peplum è in arrivo in autunno con Romulus, serie in dieci episodi creata e diretta da Matteo Rovere, una sorta di spin-off del suo film Il primo re. Fra storia, leggenda e rivoluzione, l’epico racconto della nascita di Roma, interpretato da Andrea Arcangeli, Marianna Fontana e Francesco Di Napoli; una storia di sopravvivenza girata in protolatino e ambientata otto secoli prima di Cristo, in un mondo primitivo e brutale nel quale il destino di ognuno è deciso dal potere implacabile della natura e degli dei.

L’antica Roma fa da sfondo anche alla saga famigliare Domina, nel 2021 su Sky Atlantic. Kasia Smutniak interpreta Livia Drusilla, donna forte e volitiva disposta a tutto per vendicare il padre e di garantire un avvenire glorioso ai propri figli. Il viaggio accidentato verso il potere di quella che sarà la donna più potente del mondo allora conosciuto. Intorno all’attrice di origini polacche, un grandissimo cast internazionale nel quale spiccano i nomi di Isabella Rossellini, Liam Cunningham (Il Trono di Spade) e Claire Forlani (Vi presento Joe Black).
Niente virus e pandemie? Ci penserà Niccolò Ammaniti nel 2021 con Anna (il titolo è solo di lavorazione), serie tratta dal romanzo omonimo del premio Strega: un racconto distopico ambientato in un mondo devastato da un virus, in cui in cui gli esseri umani vivono solo quattordici anni. Si tratta del secondo progetto per la tv dell’autore, ancora per Sky dopo il successo de Il Miracolo. La protagonista Anna, interpretata dall’esordiente Giulia Dragotto, scelta fra oltre duemila candidate, è una ragazzina cocciuta e coraggiosa che parte alla ricerca del fratellino rapito fra i grandi spazi deserti di un’isola,  la Sicilia, riconquistata dalla natura e abitata da selvagge comunità di sopravvissuti.

In fase di scrittura anche il noir investigativo di Fabio e Damiano D’Innocenzo, reduci dal successo clamoroso di Favolacce, e Blocco 181, progetto televisivo firmato dal rapper Salmo, supervisore e produttore musicale, oltre ad avere un ruolo nel cast, della serie ambientata nella periferia di Milano, tra le comunità multietniche. Una storia d’amore, di conflitti generazionali, emancipazione femminile e, soprattutto, di lotta per la conquista del potere.

Il sodalizio Sky-Hbo, dopo Chernobyl, The New Pope e We Are Who we are, ha dato vita a The Third Day, in onda a ottobre. Un mistery drama che segue i viaggi di un uomo e una donna, interpretati da Jude Law e Naomie Harris, che arrivano, in momenti diversi, su una misteriosa isola abitata da residenti determinati a preservare le loro tradizioni ad ogni costo. Da Hbo arriva anche (dal 22 settembre) Un volto, due destini – I know this much is true, tratta dal romanzo omonimo di Wally Lamb, drammatica miniserie in sei episodi con Mark Ruffalo nei doppi panni dei gemelli Dominick e Thomas Birdsey, che lottano per sopravvivere in una piccola cittadina del Connecticut.

Non sono ancora certe le date di messa in onda di altre produzioni televisive da non perdere, come la serie horror prodotta da Jordan Peele e J.J. Abrahms, Lovecraft Country, spaventoso viaggio attraverso l’America razzista degli anni ’50. Vedremo Ethan Hawke, co-creatore e produttore esecutivo, nei panni del celebre abolizionista John Brown in The Good Lord Bird. Nicole Kidman e Hugh Grant sono la coppia in apparenza perfetta, protagonista della serie-evento The Undoing – Le verità non dette. Regia di Susanne Bier, sceneggiatura scritta da David Kelley, già artefice del successo di Big Little Lies, alla base un bestseller, You Should Have Known di Jean Hanff Korelitz (in Italia edito col titolo Una famiglia felice). Nel cast anche Donald Sutherland, Edgar Ramirez e l’italiana Matilda De Angelis.

Buona visione!

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