“Dentro la balena”: l’imprenditrice Maria Grazia Caiafa interpreta le emozioni del lockdown con i versi. “Mi sono sentita sollecitata”

by Anna Maria Giannone

Tento il decollo, il biposto si è rotto 

plano piano che facciamo 

la buchiamo la panchina con le foglie dei fiori? 

E glielo dico che non chiederò alcun conto. 

Pago io puoi star tranquillo 

il prezzo alto di questo addio 

parole che inchiodano sulla croce 

senza nessuna redenzione 

ho indossato quattro stracci tinti di rosso 

solo per passione.. 

…………….. 

…. si sopravvive per non morire 

dentro la sua pancia grassa 

ti racconto una bugia 

non è mai stato così facile 

come stai 

tutto bene 

grazie 

resto qui 

fuori piove. 

“Imprigionata” come tutti tra le quattro mura del salotto, l’imprenditrice Maria Grazia Caiafa, sanseverese ma ormai romana di adozione, ha raccolto i suoi momenti e i suoi tanti pezzi di vissuto quotidiano in quarantena in una talentuosa miscellanea di poesie intitolata “Dentro la balena”, disponibile su Amazon.

“A qualcuno toccheranno la propria sensibilità, altri avvertiranno un graffio, un taglio profondo con tanto di dolore, ad ognuno la propria reazione e non sempre la stessa. Io che mi sono ritrovata a scrivere senza saperlo, mai titolo rappresenta così tanto il mio animo tante volte perso ma sempre ritrovato. Dentro la balena rappresenta questa pancia strana in cui siamo stati rinchiusi”, scrive la poetessa nella sua prefazione.

Noi di bonculture l’abbiamo raggiunta al telefono per una chiacchierata.

Maria Grazia, avevi già scritto poesie?

Ho scritto qualcosina quando avevo 20-22 anni, versi che erano andati nel dimenticatoio, ho cominciato di nuovo a scrivere di getto circa 3 anni fa, ho pubblicato anche con Vecchierelli Editore, l’editore mi ha regalato il libro, ho continuato a scrivere, ho visto che mi piaceva, che era una sorta di sfogo e ho proseguito non in maniera assidua. Soprattutto quando attraverso dei momenti down, mi viene spontaneo scrivere.

Quanto era down la quarantena?  

Nel lockdown, scrivere è stata un’opportunità di cambiamento. Ho iniziato a seguire con Monica Maggi dei laboratori di poesia, Un incontro a settimana, ci ha proposto poeti meno noti al grande pubblico. Non solo Szymborska, che io conoscevo poco, ma molti poeti iraniani.

Durante il lockdown ho scritto tanto, perché avevo questo impegno settimanale, mi sentivo quasi sotto esame, quindi anziché proporre le mie cose vecchie, scrivevo su tutto ciò che mi circondava, come le notizie in tv, le strade vuote, il Papa in televisione. Sono cose che mi hanno colpito e che mi hanno indotto a scrivere, mi sentivo sollecitata. Vivo a Roma e come tanti nelle grandi città ho sentito profondamente il lockdown. Per me è stato come interpretare anche i malesseri e le emozioni di tante persone.

Ritieni che la raccolta possa di qui a qualche anno rappresentare anche una forma di documento su quel che è stato il Covid-19? Tanti di noi hanno vissuto costantemente collegati online, ma è come se già non ci fosse memoria di quel che sono stati quei due mesi, fatta eccezione per le immagini di Bergamo e poco altro.

Presumo di sì, anche se io non l’ho fatto con quell’intento, le mie antenne erano molto sensibili a quello che mi circondava, alla fine del discorso abbiamo fatto un ebook il 4 maggio, volevo che uscisse proprio alla fine del lockdown. Era importante quella giornata, ce l’abbiamo fatta e di lì a poco, nella settimana successiva, son riuscita a realizzare il cartaceo con Amazon che ti permette di editare un libro gratis. A pagare la stampa è l’acquirente, non l’autore come con le case editrici tradizionali per scrittori emergenti.

Un editor con costi contenuti mi ha aiutato ed è uscito anche con i miei disegni, io dipingo acquerelli ogni tanto.

Chi vorrà, potrà provare il gusto di sfogliare il libro.

Perché la metafora della balena per il lockdown?

Perché la balena raccoglie tutto, mi sono sentita protetta, la balena contiene tutti noi, mangiati da un pescecane siamo protetti. C’è anche un motivo casuale, ho fatto un sondaggio internet. Mi sveglio e vedo su fb una ragazza che chiede a tutti ciao come stai? Ecco mai come in quarantena il ciao come stai, aveva un valore profondo. Ho fatto un sondaggio, ho mandato a circa 40 persone il mio ciao come stai. Moltissimi hanno risposto con un semplice Bene grazie, che durante il lockdown era quanto di più formale ci potesse essere, questo fa capire che la maggior parte delle persone non ti dice mai come sta. Io ad un amico che me lo ha chiesto, ho risposto: sto come come Pinocchio nella Balena, da lì è nata la poesia Dentro la Balena. Fuori piove dentro pure, sto qua, non esco.

Sei ancora nella balena o sei uscita?  

Io ci sono rimasta, non mi è cambiato molto in questi giorni di apertura dei cancelli, mi faccio una passeggiata in più. La mia vita sociale non è ripresa a pieni ritmi, c’è ancora una certa lentezza, non sai nulla dell’altra persona, così come l’altro non sa nulla di te. Io vado cauta. Io ci sto dentro nella balena, sono una imprenditrice originaria di San Severo e insieme a mio fratello dirigo un’azienda che produce lettiere per animali da laboratorio. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non si sono avute impennate di vendite nel nostro settore.

Maria Grazia Caiafa 

Donna. Femmina. Appassionata di arte, poesia, musica, pittura, cucina, vino, viaggi. 

Pugliese di nascita, romana di adozione, italiana per definizione. 

Lavoratrice senza sosta, reinventata tante volte su nuovi fronti lavorativi che le hanno aperto nuovi orizzonti, progettatrice ed esploratrice di nuovi sogni, sempre in movimento, come la sua poesia densa di emozioni che non possono stare dentro. 

Si è cimentata per diletto scoprendo questa nuova passione per i versi con la sua prima raccolte di poesie nel 2018 con L’AMORE DURANTE NOI per Vecchiarelli editore. 

Ha continuato negli anni a seguire a scrivere ed oggi esce la sua seconda raccolta un po’ più professionale, dopo aver incontrato la sua mentore Monica Maggi nel periodo di quarantena del Coronavirus. 

Cosa sarebbe stata la sua poesia senza quell’incontro nessuno lo sa, nemmeno lei. 

All’apertura del Paese dal lockdown del 4 maggio esce la sua seconda raccolta DENTRO LA BALENA 2020 per Amazon, un corpo sinuoso di versi che portano in superficie una nuova donna, a lungo custodita dentro la balena. 

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