Dive in viaggio, l’eleganza senza tempo delle signore del cinema

by Caterina Del Grande

Fino a non molti anni fa i preparativi che c’erano dietro a un viaggio erano lunghi e complessi. Soprattutto per le signore si trattava di scegliere con cura il guardaroba da portare con sé poiché i viaggi erano molto lunghi e rappresentavano anche importanti occasioni sociali. Sulle navi si intrecciavano amicizie, amori, affari fruttuosi si facevano e disfacevano intere fortune a causa dei giocatori professionisti che le frequentavano abitualmente.

Lady Eva

Non mancavano avventuriere e donna in cerca di fortuna come nel film di Preston Sturges Lady Eva dove una bellissima Barbara Stanwyck abbindola il ricco e sprovveduto Henry Fonda. Il film è del 1941 ma anche nel 1953 ne Gli uomini preferiscono le bionde di Howard Hawks troviamo Jane Russel e Marilyn Monroe nei panni di due spiantate di Little Rock che si imbarcano su un transatlantico dove le attendono avventure, equivoci amorosi, musica e serate glamour.

Gli uomini preferiscono le bionde

Ma anche i viaggi in treno erano lunghi e richiedevano guardaroba elaborati come Anna Karenina dove Greta Garbo sfoggia una lunga serie di abiti meravigliosi.  Senza dimenticare il bellissimo film di Howard Hakws Ventesimo Secolo che fa riferimento proprio al treno per la California. Protagonista Carol Lombard con un guardaroba da diva, manicotto di leopardo compreso. Era il treno che andava da New York a Hollywood e tante attrici lo presero per venire accolte dopo alcuni giorni di viaggio da giornalisti e fotografi e il guardaroba doveva essere perfetto in ogni dettaglio.

Carol Lombard

Un ruolo importante era rappresentato dai preparativi, dall’eccitazione del viaggio dalla prospettiva di proiettarsi lontano, nel movimento futuro, nell’essere lontani da casa e di poter vivere nuove avventure. Saranno i viaggi in aereo a banalizzare il viaggio con la diminuzione del tempo di percorrenza anche per le rotte lunghe. Ma saranno sempre le dive truccate e vestite di tutto punto a scendere dalle scalette per la gioia dei fotografi e degli ammiratori.

Se oggi i viaggi rappresentano una dimensione del quotidiano, non era così per le donne degli anni Trenta per le quali il viaggio era una novità riservata a categorie privilegiate.

Uno dei viaggi più celebri è quello di Marlene Dietrich sul famoso Shangai Express diretto da Josef von Sternberg nel 1932. Marlene era una donna fatale dal passato oscuro che “andava a Shangai per acquistare un cappello” senza rifiutare di riallacciare una liason con un vecchio amante. Un guardaroba incredibile la accompagnava, creato dal costumista Travis Banton e solo per realizzare l’iconico cappello di piume ci vollero ore di lavoro. Erano state fissate una per una perchè incorniciassero il volto in un certo modo con la decorazione intorno al collo e sulle maniche. Nella vita privata Marlene Dietrich era ugualmente elegante ma certamente con meno fronzoli di quelli che indossava nei film e che servivano a rafforzare il simbolismo dei personaggi che interpretava.

Marlene Dietrich

Una foto storica degli anni Quaranta la ritrae sulla tolda di un transatlantico tra moltissimi bagagli: bauli, cappelliere tutti con le sue iniziali incise.

Marlene Dietrich

Il viaggio è anche metafora al cinema, della vita che cambia in Primavera di sole dove Jeanette MacDonald appena giunta alla meta si rende conto che l’avvenire è incerto ma anche del pericolo e dell’incertezza tra Joan Fontaine e Cary Grant ne Il sospetto del 1948.

Fino agli anni Cinquanta i viaggi furono materia di film. Nel 1954 uscì il film di Vittorio De Sica Stazione Termini tutto girato in notturna nella stazione romana che in America si intitolò Indiscretion of an American Wife. In questo film Jennifer Jones incontrava alla stazione per un’ultima volta il suo amante Montgomery Clift. L’abito dell’attrice fu disegnato da Christian Dior e gli valse una nomination al premio Oscar.

Memorabile anche il completo realizzato da Hubert de Givenchy per Audrey Hepburn nel film Cenerentola a Parigi nel 1957, metafora di sogno e avventura. Un ultimo annuncio di come si possa essere eleganti anche in una stazione ferroviaria.

Audrey Hepburn

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