Le liriche di Rosanna Santoro “scritte di getto”, un viaggio di sangue e di terra

by Teresa Rauzino

A Rodi Garganico, stasera, 25 giugno, alle ore 20, presso il Villaggio turistico Fronte Mare, nell’ambito delle “Giornate della gioia” dell’Istituto Comprensivo “Pietro Giannone”, si terrà la presentazione della silloge di Rosanna Santoro: #ioscrivodigetto (Girardi editore). Interverranno, oltre all’Autrice, l’attrice Giusi Zaccagnini e la cantante Rosalba Santoro.

La poetessa Rosanna Santoro, sul suo profilo Facebook ha dialogato, giorno dopo giorno, specie in questi due anni di pandemia, con i suoi follower, postando le sue liriche con l’hashtag #ioscrivodigetto. La decisione di pubblicarle è nata dall’esigenza dell’’Autrice di lasciare una traccia di sé al figlio ed essere di esempio per i ragazzi che incontra come docente. “La vita – scrive la Santoro – è un mistero da scoprire e questo libro sia un portafortuna per chi lo avrà. In questo periodo di distanziamento, sia un gancio per recuperare le intese perdute, le cose del cuore”.

La raccolta si compone altresì di alcune prose, che spiegano un viaggio di “sangue e di terra”, di sentimenti che affiorano nei luoghi dove si incontra l’amore felice o dannato: un percorso esistenziale basato sull’autenticità e sulla permeabilità di un paesaggio che si fonde con l’Autrice. L’uso della scrittura immediata, basata sull’improvvisazione, è voluto e si lega con naturalezza alla storia di versi che narrano la vita di una donna. Un percorso duro che va dall’amore al cinismo del non amore. La vita, però, è anche amore immenso per la terra, per gli altri, e non solo per un uomo che l’ha resa donna, al di là di tutte le difficoltà di un amore difficile da vivere. L’amore guarisce le ferite più profonde e ci fa continuare a vivere perché senza non è vita. Il sentimento, in queste rime, è mistero che sconfigge la morte, nei legami eterni con quelli che amiamo di più. Di qua, la poetica del ricordo, degli affetti più grandi, di quei genitori nonni per i quali la vita è un atto d’amore per il mondo, per le formiche, per i ramarri di cui solo certi uomini speciali, forse toccati dalla luce dell’immenso, conoscono il linguaggio. L’universo cade dentro noi se ci apriamo ad esso, e ci perdiamo per essere granello in un margine. Questo il messaggio di un’opera che vuole essere solo la storia semplice di una donna qualsiasi.

Rosanna Santoro ha pubblicato altre sillogi, tra cui “Il giardiniere” che raccoglie liriche composte dal 2006 al 1993” (Gruppo Albatros Il Filo, 2008). Nel giardino dell’Autrice, il giardiniere è il Tempo: un regista attento, che scandisce le stagioni dell’anima, frammenti d’età che narrano la voce della natura, del giorno e della notte, della terra, con le sue zolle, dell’acqua, con i pozzi a segnare la via come traguardi. La raccolta si compone di testi misurati, lirici, a tratti sussurrati, ma precisi nel loro indagare, quietamente, i sentimenti che agitano l’emotività dell’Autrice che respira all’unisono con il Cosmo, di cui si sente non un granello ma un seme. Insieme a tutti gli uomini che, nella volontà di un progetto divino imperscrutabile, sono i destinatari di un sogno chiamato Natura, chiamato Futuro.

Ricordiamo le altre raccolte dell’Autrice: nel 2016, per Delos Digital, cura una collana di poesie, “Odissea Poesia”, e pubblica “30 persone”, una silloge nata in seguito alle discussioni con Franco Arminio, nell’ambito della casa della paesologia. Una riflessione che ha portato la Santoro a un atto concreto per uscire dall’autismo dell’amore, recuperando il valore delle parole. In che modo? Dicendo grazie al mondo e all’amore ricevuto dagli altri, in quanto potrebbe mancare in futuro l’occasione di comunicare alle persone amate (o a noi affini) i sentimenti che custodiamo nel profondo del nostro cuore. Ricordare persone, cose e luoghi, ringraziarli. Il messaggio dell’Autrice è chiaro: bisogna avere i sogni dei folli, quelli che cambiano il mondo e danno senso alla nostra esistenza. E se qualcuno fa qualcosa di buono e di grande, bisogna sostare un attimo a ricordarlo per non smarrirlo e per riconoscerlo in futuro. Bisogna avere fiducia in una comunità di sognatori”.

Nella silloge “Certi amori – Dialoghi d’amore” Rosanna Santoro, in tandem con Fernando Feriozzi, sottolinea che nascono, nella vita, in inusuali luoghi d’incontro, certi amori che non si dimenticano. I due autori intrecciano, in un dialogo d’amore, una microstoria in versi realizzata nel tempo della rete. Un uomo e una donna, due cuori scacciano le loro solitudini, inseguendosi in un amore impossibile. La raccolta si arricchisce di immagini forti e vere, immagini tipiche della quotidiana comunicazione virtuale dove, anche nel falso mondo di internet, la verità certe volte è possibile.

PROFILO AUTRICE

Rosanna Santoro, nata a Santeramo in Colle (Bari), si trasferisce a Bari nel ’95, dove si laurea in Lettere. Nel 2003 vince una borsa di studio per un Master di II livello presso l’Università di Bologna. Nel 2009 incontra Franco Forte, editor delle collane Mondadori, ed editore della Delos digital per il quale si occuperà di una rubrica di poesia nel mensile “Romance Magazine”. Nel 2014 diventa editor della Delos Book. È ideatrice del blog letterario, “Logokrisia”, luogo di incontro virtuale tra le maggiori autrici italiane, dove sperimenta una scrittura tutta al femminile. Si abilita come docente di Lettere, e si concentra sugli studi universitari. Nel 2017 si specializza sul Sostegno e ferma l’attività di editor, occupandosi di eventi culturali. Attualmente vive a Rodi Garganico, dove insegna e si occupa attivamente del ruolo dei paesi nella vita degli individui, questo anche per il suo impegno nelle comunità provvisorie della “Casa della Paesologia” di Franco Arminio.

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