La rivincita delle fumettiste che parte dalla Francia: Margaux Motin e la tettonica delle placche

by Paola Manno

Ci sono tanti modi di raccontarsi e il fumetto è senza dubbio uno dei più divertenti. In questi ultimi anni è tutto un rifiorire di pubblicazioni interessanti: si chiamano graphic novel, sono dei veri e propri romanzi a fumetti,  un modo di raccontare storie immediato, ma allo stesso tempo articolato, con intrecci ben strutturati. In Italia le opere più famose sono quasi tutte firmate da uomini, dai celeberrimi Milo Manara a Guido Crepax,  all’amatissimo Zerocalcare. Le fumettiste italiane si stanno, lentamente, facendo strada (l’anno scorso è stato pubblicato il volume Post-Pink di Feltrinelli Comics, affidato a un collettivo di nove autrici) ma il cammino pare essere ancora lungo. 

Diversa è la situazione in Francia dove dai primi anni del 2000 diverse fumettiste hanno iniziato a farsi conoscere attraverso la condivisione delle loro tavole online. Si è trattato di una piccola rivoluzione nel mondo dei fumetti: autrici come Pénélope Bagieu, Diglee e Leslie Plée hanno dato vita alle protagoniste spassose e divertenti di bande dessinées ormai celebri in tutto il mondo. 

Da qualche mese ho scoperto Margaux Motin, fumettista e illustratrice francese famosissima in patria, fatta conoscere in Italia grazie a La tettonica delle placche, pubblicato nel 2020 da BAO Publishing. Classe 1978, ha iniziato a raccontare la sua vita attraverso delle vignette, su un blog. Dalla sua “stanza tutta per sé” al mondo il passo è stato breve e ad oggi ha pubblicato 8 raccolte di fumetti e ha curato numerose campagne pubblicitarie di successo. 

La tettonica delle placche è una sorta di diario in cui l’autrice si mette a nudo. 

Il lavoro, gli amori, la maternità, le cene con le amiche, Margaux Motin è una simpatica quarantenne con la coda alta e i tacchi stratosferici che non ha paura di mettere se stessa al centro della narrazione. È una mamma single che si muove con leggerezza tra una vignetta e l’altra danzando, disegnando, litigando con sua madre, abbracciando sua figlia, a volte piangendo ma più volte sorridendo, è una donna simpatica ed energica che non rivendica nulla, ma racconta cosa vuol dire la sua personale ricerca di un equilibrio fragile. Già, l’impressione è che Margaux non voglia rinunciare a nulla, non voglia fare troppi compromessi. Perché dovrebbe?

Non si può forse essere una buona madre e andare a ballare e poi in vacanza con un uomo affascinante e allo stesso tempo riuscire a consegnare un lavoro importante in tempo? Ci si può sentire realizzate senza dover per forza rinunciare a qualcosa? È un grosso peccato volere tutto per sé?

Motin è una donna che racconta le ambizioni personali e le difficoltà del quotidiano in modo divertente, senza ipocrisie, ed è questo che la rende affascinante. È un persona molto vera ed anche se è diversa -fisicamente, culturalmente- assomiglia a molte donne che camminano su altre strade, in luoghi lontani. A me sembra che Margaux ci dica che possiamo ridere di noi stesse senza apparire ridicole, anzi, che la riflessione e la crescita risiedano proprio in quella risata.

La Motin disegnata è infatti spassosa, divertente, ma ci apre gli occhi su questioni che riguardano un po’ tutte. Prima fra tutte: dovremmo imparare a volerci più bene. È una verità semplice splendidamente raccontata in una vignetta: una giovane Margaux sbuca fuori da uno scatolone, con una margherita tra i capelli, per ricordare alla Margaux di oggi tutta la strada che è stata fatta, per ribadire che non ci si può perdere se non si sa dove si sta andando. “Riparti dalle basi. In cima alla lista ci sei tu, lascia stare gli elenchi e riprendi in mano l’unica lista che conta. Aspetta, ti lascio un paio di post-it!”. 

Ci sono poi tavole poeticissime, in cui l’autrice riproduce se stessa su vere e proprie fotografie, accompagnate da testi letterari o brevissime riflessioni: su una spiaggia, su un vagone di una metropolitana, seduta accanto a due pettirossi l’autrice cinguetta versi di Prévert, di Jill Scott, di Cocciante. 

Il 7 ottobre è uscito in Francia  Le printemps suivant schizzato in cima alle classifiche già dalla prima settimana. Sulla sua pagina Facebook l’autrice, con l’entusiasmo che la caratterizza, ringrazia i suoi lettori con un breve video in stop motion, sulle note jazz di “La vie en rose”: indice e medio in segno di vittoria, il fumetto Margaux esulta così.

Margaux Motin

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