Una mostra “immersiva” creata e dedicata interamente a Kalè polis, la città bella per antonomasia, alla sua storia e al suo antico maniero: domenica 14 novembre (dalle 10 alle 17 – ingresso 7 euro, ridotto 5 euro) è l’ultimo giorno utile per visitare “Castello di Gallipoli – Un mare di storie. Un viaggio experience“. La mostra prodotta dall’Agenzia di Comunicazione Orione, che gestisce il Castello dal 2014, e curata da Creation, fa parte di un progetto più ambizioso finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di “Custodiamo la cultura in Puglia 2021 – misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali“, e realizzato in sinergia con l’Amministrazione Comunale. Il progetto nasce da un’inedita commistione di linguaggi e dal dialogo tra tradizione e innovazione, pubblico e privato, cittadini e turisti, passato e futuro, in un mosaico di echi e suggestioni.
La
mostra, infatti, è un nuovo modo di coinvolgere il visitatore, un
salto sorprendente dal passato al futuro per un’esperienza unica da
vivere. Il viaggio emozionale è “accompagnato”
dall’incontro “virtuale”, nelle sale del piano terra che si
affacciano sulla Piazza d’armi, con tre importanti personaggi storici
che hanno caratterizzato la storia di Gallipoli: il famoso
architetto, ingegnere e pittore toscano Francesco di Giorgio
Martini (1439 – 1501), autore di uno dei più importanti trattati
di architettura civile e militare del Rinascimento, progettista di
tanti palazzi e castelli in giro per l’Italia al quale si deve la
forma attuale del Castello di Gallipoli; il paesaggista Jakob
Philipp Hackert (1737-1807), artista tedesco e pittore di corte
di sua Maestà Ferdinando IV di Borbone re di Napoli, che alla fine
del Settecento approdò anche nella città ionica con l’incarico di
rappresentare le città portuali del Regno; la “zarina”
Caterina II, imperatrice di Russia (1729 – 1796), che, nei
palazzi di San Pietroburgo, già ravvivati da musiche napoletane,
alimentava lampadari e lucerne con l’olio lampante, che dal porto di
Gallipoli veniva esportato in tutto il mondo per l’illuminazione
pubblica e privata, per la lavorazione della lana e per fabbricare il
sapone. Il percorso culmina nella sala ennagonale, un gioiello raro e
unico esempio di architettura militare di tale forma e dimensione,
con un diametro di 20 e un’altezza di 10 metri, con un avvolgente
spettacolo “fulldome experience“. Una proiezione a
360° emoziona il pubblico con un videomapping animato
sull’epoca d’oro di Gallipoli e sul suo “mare di storie”
passando per il racconto dei tre “compagni di viaggio” e
arrivando anche a “visitare” alcune delle bellezze
architettoniche del centro storico come la concattedrale di
Sant’Agata e Santa Maria della Purità.
Il Castello di
Gallipoli – gestito dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie,
con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione
artistica dell’architetto Raffaela Zizzari – dopo decenni di chiusura
e incuria, da luglio 2014 accoglie turisti provenienti da tutto il
mondo, dalla Puglia e dal Salento, e i cittadini che da troppo tempo
vedevano negata la possibilità di apprezzare sale, torrioni,
gallerie, corridoi, di ammirare la bellezza della luce del sole sulle
pareti dell’atrio e il panorama mozzafiato che regalano le terrazze
circondate dal mare Jonio. Tra le mostre ospitate la personale di e
con Michelangelo Pistoletto nell’estate 2015; “I porti del Re,
Jakob Philipp Hackert dalla Reggia di Caserta al Castello di
Gallipoli”, che nel 2017 ha consentito di esporre preziosissime
tele settecentesche che rappresentano il passato e la storia del
territorio; #Selfati nel 2018, inedita mostra dedicata interamente al
selfie che ha ospitato per la prima volta in Puglia, la Venere degli
Stracci, l’opera più celebre di Michelangelo Pistoletto; Lampante
nel 2019, un racconto che celebrava “l’oro liquido” che,
dall’inizio del XVI secolo, permise a Gallipoli di divenire la
maggiore piazza europea per la produzione e la commercializzazione di
olio lampante, “illuminando” le grandi Capitali europee,
oltre a numerose collettive di artisti e fotografi pugliesi e non,
concerti, spettacoli, presentazioni, visite teatralizzate e eventi
privati. Il Castello è diventato un polo di attrazione aperto e
funzionante nell’arco di tutto l’anno e grazie ai risultati economici
dell’attuale gestione, dal 14 aprile 2016, è stato acquisito al
Demanio del Comune di Gallipoli, permettendo una disponibilità
completa e indipendente del bene dal Demanio Statale. Nell’estate
2021 il Castello ha proposto con un progetto ambizioso che ha
attratto e stupito i turisti ma anche i gallipolini che hanno potuto
vedere spettacolarizzate le bellezze e il “mare di storie”
della propria città con un evento inedito.