Assayas protagonista del cinema europeo a Lecce

by redazione

In una edizione particolare dettata dall’emergenza Covid, torna il Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, dal 31 ottobre al 7 novembre a Lecce. Olivier Assayas è il Protagonista del Cinema Europeo, sezione che ogni anno il festival dedica a una personalità della cultura e del cinema del Vecchio Continente. L’omaggio prevede, oltre all’incontro con il regista, la proiezione di alcuni titoli rappresentativi della sua filmografia.

Scelti anche i 12 titoli europei in anteprima mondiale e nazionale che concorreranno all’assegnazione dell’Ulivo d’Oro – Premio Cristina Soldano al Miglior Film Europeo e che saranno giudicati dalla giuria internazionale composta da Katriel Schory (presidente), Beatrice Fiorentino, Mathilde Henrot, Antonio Saura, Mira Staleva.

I film in concorso sono Half Sister di Damjan Kozole (Slovenia, 2019); Sister di Svetla Tsotsorkova (Bulgaria, Quatar 2019; Scandinavian Silence di Martti Helde (Estonia, Francia, Belgio, 2019); Winona di The Boy (nome d’arte di Alexandros Voulgaris) (Grecia, 2019); La belle indifference di Kivanc Sezer (Turchia, 2019; Lara di Jan-Ole Gerster (Germania, 2019); Tench di Patrice Toye (Belgio, 2019; Open Door di Florenc Papas (Albania, 2019); County Lines di Henry Blake (UK, 2019); Twelve Thousand di Nadège Trebal (Francia, 2019); Disco di Jorunn Myklebust Syversen (Norvegia, 2019); The Son di Ines Tanovic (Bosnia & Erzegovina, 2019).

A 30 anni dalla scomparsa di Aldo Fabrizi, il Festival gli dedica la retrospettiva delle opere da lui dirette, una mostra sulla sua arte a cura della nipote Cielo Pessione, con fotografie, manifesti, locandine, abiti di scena, sceneggiature, ricette gastronomiche, tratte dall’Archivio Fabrizi, la proiezione del film Fabrizi & Fellini: lo strano incontro in presenza dell’autore Luca Verdone, ed un incontro/tavola rotonda moderato da Enrico Magrelli sull’importanza della figura di Fabrizi. Per l’occasione sarà presentato il restauro de La famiglia Passaguai (1951) da Fabrizi diretto e interpretato. L’operazione di restauro è realizzata dalla Cineteca di Bologna e RTI – Mediaset presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Il Premio Mario Verdone, giunto alla sua XI edizione, istituito in accordo con la famiglia Verdone dal Festival del Cinema Europeo, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, è riservato a un giovane autore italiano che si sia particolarmente contraddistinto nell’ultima stagione cinematografica per la sua opera prima. La giuria, costituita da Carlo, Luca e Silvia Verdone, ha scelto tra gli autori selezionati tre finalisti: Phaim Bhuiyan per BanglaMarco D’Amore per L’immortaleRoberto De Feo per The nest – Il nido.

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