Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt elenca i numeri di un 2019 di destagionalizzazione

by Michela Conoscitore

La parola d’ordine che ha caratterizzato la conferenza stampa delle Gallerie degli Uffizi è stata destagionalizzazione: il direttore Eike Schmidt ha presentato ai giornalisti il bilancio per il 2019 del polo museale da lui diretto, che include anche Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli, elencando cifre e primati di uno dei musei più importanti del mondo.

Con quattro milioni e mezzo di presenze, un trend che indica la piena crescita degli Uffizi, Schmidt ha riportato alla stampa che il polo fiorentino non soltanto si piazza nella Top 10 dei musei mondiali, si afferma anche come l’istituzione culturale più frequentata in Italia, seguito al secondo e terzo posto, dalla Galleria dell’Accademia e il Museo Egizio di Torino. Nel nostro paese, le Gallerie degli Uffizi sono l’istituto culturale con la maggior crescita di visitatori in termini assoluti (+254.168).

Il principale obiettivo degli Uffizi è attirare più visitatori in bassa stagione, raggiunto nel mese di marzo 2019, un dato che ha trascinato fino all’inizio dell’estate l’incremento ottimale del museo toscano. L’ideale dello slow museum prevede un ritorno periodico dei visitatori, durante i mesi invernali, quando i musei sono meno frequentati e più tranquilli, per apprezzare al meglio e con calma le opere d’arte. Boom anche per gli abbonamenti, che viene commentato con queste parole dal direttore: “È un’ottima notizia, perché testimonia che stiamo riuscendo a fidelizzare una parte sempre più rilevante dei nostri visitatori, soprattutto tra i fiorentini”.

Sempre nel 2019, sono stati riaperti ben quattordici ambienti, il che significa ben oltre 1.100 metri quadrati in più da visitare alla Galleria degli Uffizi, con più di cento opere accolte, di cui quaranta mai viste o non esposte per molto tempo, provenienti dai depositi del polo museale. Ben ventitrè le esposizioni inaugurate, quelle in bassa stagione hanno supportato l’obiettivo della destagionalizzazione, e le mostre digitali hanno attirato massivamente il pubblico giovanile.

Parlando di Uffizi ed educazione, il polo ha accolto nel 2019 ben settemila classi, classificandosi al primo posto in Italia per l’attività didattica museale; e con il programma Ambasciatori dell’Arte, nell’ambito del progetto alternanza scuola-lavoro, tremila studenti hanno accompagnato i visitatori nelle sale museali, offrendosi per visite anche in lingua. Gli Uffizi crescono anche in rete: il sito, www.uffizi.it ha registrato una crescita del 62,4% di visitatori, e il profilo Instagram ha raggiunto il traguardo dei 400 mila follower. Inoltre, i post su Instagram mirano a far conoscere le opere meno celebri del polo museale.

Le nostre tre realtà sono cresciute in maniera organica, armonica e sincronizzata”, ha affermato Schmidt, che ha proseguito “Stiamo parlando di una crescita molto solida. Per il 2020, potremmo rientrare nella Top 5 mondiale dei musei con bigliettazione. Anche il lavoro di destagionalizzazione sta dando ottimi frutti: mentre infatti in alta stagione abbiamo sempre oltre 400mila presenze mensili, per la prima volta, durante la bassa stagione, registriamo oltre 200mila visitatori al mese. L’aumento dei ricavi viene speso in maniera virtuosa, aiutando economicamente musei meno frequentati a Firenze, come il Museo Archeologico o l’Opificio delle Pietre Dure, e per finanziare nuovi progetti scientifici, iniziative di educazione, molti importanti restauri dei nostri capolavori, e la messa in sicurezza delle strutture architettoniche degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli”.

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