La Fondazione Sozzani presenta la mostra “Antonio Lopez, drawings and photographs”, a cura di Anne Morin, direttrice di diChroma Photography Madrid, in collaborazione con The Estate and Archive of Antonio Lopez and Juan Ramos, New York, Associazione Culturale Anna Piaggi, Fondazione Ottavio e Rosita Missoni, Versace.
In mostra fino al 13 aprile, oltre duecento disegni originali, provini Kodak Instamatics, sequenze fotografiche, collage, diari e film di documentazione, sviluppano sezioni tematiche distinte concentrate sull’illustrazione, e documentano il processo creativo di Antonio Lopez, il suo segno visionario e il periodo storico in cui è vissuto.
“La moda gli serviva come pretesto per esprimere bellezza, sensualità, sessualità, vita e tempo. Il suo tempo”, scrive Anne Morin. Talento irripetibile degli anni Settanta e Ottanta, illustratore straordinario, il suo tratto rivela un mondo irriverente fatto di momenti, persone, abiti, musica, arte, kitsch e cultura visiva.
Il lavoro di Lopez ha rappresentato un crocevia culturale, un nesso di cultura alta e bassa, tra New York, Milano e Parigi, che ha determinato un profondo cambiamento estetico nella rappresentazione fisica del corpo nel mondo della moda, con piena consapevolezza etnica e razziale, alla ricerca di una bellezza nuova, generosa e piena di energia.
Considerato tra i più grandi illustratori di moda contemporanei, con il suo poliedrico talento Antonio Lopez ha contribuito negli anni Ottanta al progetto di Vanity (Gennaio 1982- Ottobre 1989), la rivista italiana diretta da Anna Piaggi, Alberto Nodolini e Luca Stoppini. Con Vanity l’immagine della moda entrò in territori sconosciuti e audaci, mai visti prima.
I suoi acquarelli per Missoni, i disegni di corpi maschili creati per Versace; i potenti ritratti di Grace Jones, Patti LaBelle, Pat Cleveland, Maria Callas, Josephine Baker, Carmen Miranda; la sua fotografia e i video testimoniano un’epoca di straordinaria fertilità creativa. Adorato dagli stilisti, dalle modelle e dai fotografi di tutto il mondo, occupa un posto d’onore nella storia dell’illustrazione di moda, avendo lasciato in soli trent’anni un segno fertile e vitale.
“Sono interessato a conoscere meglio la figura smontandola”, ha detto Lopez, riferendosi ai suoi corpi spesso frammentati. “Più la spezzo, più riesco a esaminarla, più riesco a capire cosa devo fare. Per me è un metodo. Non so dove mi porterà, ma sono curioso e voglio andare fino in fondo.”
Senza freni, Lopez metteva glamour, creatività e divertimento al centro di tutto. Le sue giornate iniziavano e finivano tardi, spesso con il meglio della discomusic dell’epoca.