L’esposizione-biografia “Intimate Audrey”, inaugurata a La Spezia alla Fondazione Carispezia e visitabile fino all’1 marzo 2020, è stata creata dal figlio Sean Hepburn Ferrer per celebrare i 90 anni dalla nascita dell’attrice, icona di stile ed eleganza, considerata una delle figure femminili più leggendarie del cinema di tutti i tempi.
“Questa mostra, come già altri eventi espositivi realizzati dalla Fondazione – afferma la presidente Claudia Ceroni -, affronta temi e figure che attengono all’immaginario collettivo, capaci di avvicinare generazioni differenti e di toccare passioni di un pubblico trasversale. “Intimate Audrey” racconta la vita di Audrey Hepburn, icona di stile ed eleganza, ed è stata pensata dal figlio Sean Hepburn Ferrer in occasione dei 90 anni dalla nascita dell’attrice per restituirne un’immagine inedita – “intima” come suggerisce il titolo della mostra. Non soltanto quindi la diva celebrata in tutto il mondo, ma il suo lato meno conosciuto, di moglie, madre, di donna generosa, impegnata nel sociale, che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita, come ambasciatrice Unicef, ad aiutare i bambini africani. Attraverso questo racconto scopriamo perciò l’umanità di questa persona e chi lei fosse a porte chiuse e riflettori spenti”.
“Grazie per ospitare questa mostra alla Spezia – ha aggiunto Sean Hepburn Ferrer – in occasione dei 90 anni dalla nascita di mia mamma. Questo percorso è iniziato dieci anni fa a Bruxelles, poi è stato replicato in Olanda. L’obiettivo è di farla girare il più possibile per offrire a più persone la possibilità di avere la conferme di chi era questa donna, oltre all’icona che tutti conoscono. Mia madre era dotata di una eleganza interna ed esterna: ha vissuto di fatto tutta la vita in un vestitino di cotone bianco. Il segreto dell’amore che provano tutti per lei è che la consideriamo una di noi, piuttosto che una di loro. L’obbiettivo di questa esposizione è quello di raccogliere fondi, raccontare la sua storia e dare speranza alle persone, così che possano fare qualcosa per il mondo della solidarietà. E’ una palla di neve che cresce sempre di più. La speranza che le cose cambino è come un bambino che cresce: a volte sembra tutto fermo, altre l’avanzamento è evidente, quasi uno scatto. E con la tecnologia questo è ancora più possibile. Cosa avrebbe pensato mia madre della tecnologia di oggi e dei social? E’ stata la donna più fotografata del XX secolo: ancora oggi trovo immagini di lei che non conoscevo nonostante da anni segua questo progetto. Aveva capito il valore dell’immagine prima di chiunque altro”.
Dopo Bruxelles e Amsterdam, la mostra arriva per la prima volta anche in Italia, alla Spezia, in un allestimento pensato ad hoc per gli spazi espositivi della Fondazione, e offrirà l’occasione di scoprire una versione inedita di Audrey Hepburn, centrata sul lato umano e privato della donna dietro la star.
Tra foto (tra cui molte inedite), ricordi personali, scritti, disegni e oggetti, la mostra è divisa in diverse sezioni che ripercorrono alcuni dei momenti più importanti della vita dell’attrice: l’infanzia a Bruxelles con la famiglia d’origine, i successivi trasferimenti a Londra, negli Stati Uniti, in Italia, il matrimonio in Svizzera con Mel Ferrer e la nascita del figlio Sean, gli amici, fino agli anni in cui si è dedicata con un impegno smisurato alla filantropia, che le è valso l’Oscar umanitario.
La mostra comprende anche spezzoni dei suoi film più famosi e video-interviste dell’attrice.
Il tutto raccontato “dietro le quinte”, attraverso gli occhi del figlio Sean, e puntando l’attenzione su una Audrey Hepburn quotidiana, donna e madre, non solo la stella di Hollywood che tutti conoscono.