Sabato 16 novembre allo Spazio Rossellini di Roma va in scena Juliette, ultima creazione della coreografa Loredana Parrella con i testi del giovane drammaturgo italo-albanese Aleksandros Memetaj ed in scena i dieci interpreti di Twain physical dance theatre.
Sono
passati più di 400 anni da quando la storia di Romeo e Giulietta, l’amore di
due giovani, ostacolati dall’attrito tra le rispettive famiglie, dai vincoli
del buon costume e dal fato scaldava i teatri londinesi. È la storia che più di
tutte le altre opere di Shakespeare ancora infiamma i cuori di giovani e meno
giovani in tutto il mondo. C’ è quel fantastico momento, nel 5° atto, in cui
Giulietta si sveglia e trova di fronte a sé i corpi morti di Paride e del suo
Romeo, bacia quest’ultimo nella speranza di morire avvelenata tra le sue
labbra, poi estrae il pugnale e si uccide. Ma se in quel momento Giulietta avesse fatto
una scelta diversa? Se invece di uccidersi col pugnale di Romeo, avesse
accettato l’invito del frate a fuggire? Se fosse scappata, lontano, da sola? Se
fosse cresciuta, si fosse innamorata di nuovo, se fosse diventata madre?
Giulietta è morta ma Juliette decide
di vivere, decide di strappare le pagine del libro che la chiudono in un
vincolo eterno d’amore con Romeo. Decide di saltar fuori dalla storia, e
scriverne una diversa, lasciandosi alle spalle la famiglia, il cugino defunto,
la nutrice, Mercuzio, il frate, e pure il suo Romeo. Juliette inizia un viaggio alla ricerca della sua
libertà ma c’è una storia che la reclama costantemente. Ci sono delle
persone costrette a vivere la tragedia da cui lei è scappata. C’è il suo Romeo
che continua a proteggerla e ad amarla ad ogni respiro, c’è Mercuzio smarrito
nei suoi sogni d’amore, ci sono i genitori di Juliette, bloccati e ciechi come
due pilastri che devono sostenere il peso di questa storia (di un mondo) le cui
chiavi sono custodite dal frate, condannato eternamente in un limbo, come un
moderno Virgilio, e costretto a convivere con la sua colpa. Non è la bella
Verona, ma l’inferno di Frate Lorenzo la cornice di questo viaggio all’interno
dei personaggi di Juliette. Tra antichi rancori ed eterni atti d’amore
incosciente, Juliette trascina il pubblico all’interno del suo viaggio, fatto
di ricordi, tensioni e amori che non finiscono.
Juliette è una lente di ingrandimento che mette a fuoco i tormenti dei padri e la fragilità delle madri, dona luce ai vani sogni dell’essere umano e ai suoi continui tentativi di cambiamento, rende onore al coraggio di chi parte e alla sofferenza di chi è costretto a rimanere.
Info e prenotazioni
Spazio
Rossellini
Via della Vasca Navale 58 – 00146 – Roma
tel. 06 45426982 / 3452978091
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