L’attore pugliese Michele De Virgilio nella fiction per Canale 5 Il Patriarca

by redazione

La Puglia protagonista in prima serata su Canale 5. Accadrà da domani, venerdì 14 aprile, con la prima delle sei puntate della nuova serie tv “Il Patriarca“, diretta e interpretato da Claudio Amendola. Un cast artistico che si completa con: Antonia Liskova, Raniero Monaco Di Lapio, Giulia Bevilacqua, Primo Reggiani, Neva Leoni, Michele De Virgilio, Giulia Schiavo, Carmine Buschini e Carlo Calderone

Scritto da Mizio Curcio, Paolo Marchesini e Sandrone Dazieri, “Il Patriarca” è una saga familiare densa di avvincenti colpi di scena, con personaggi affascinanti e senza scrupoli. Prodotta da Camfilm e presentata da TaodueMediaset Group, con il sostegno di Apulia Film Commission e Regione Puglia, la serie tv è stata girata in 5 settimane a Bari e a Monopoli, tra marzo e aprile del 2022, con l’impiego di 12 unità lavorative pugliesi, tra cast e troupe.  

La serie racconta la storia di un carismatico imprenditore, Nemo Bandera (interpretato dallo stesso Amendola), che ha portato la Deep Sea a diventare una delle aziende più importanti della Puglia, grazie alla sua abilità negli affari, ma anche grazie a traffici illeciti che hanno la base nel porto della sua città, Levante. La vita di Nemo viene però improvvisamente sconvolta dalla scoperta di essere malato e dalla consapevolezza che, a breve, non sarà più in grado di portare avanti le sue attività.  

Solo il fidato Ferro (Michele De Virgilio) è a conoscenza della malattia, mentre alla moglie Serena (Antonia Liskova) e ai suoi due figli, Nina (Giulia Schiavo) e Carlo (Carmine Buschini), Nemo annuncia solo di volersi ritirare dagli affari e di voler scegliere il suo erede alla guida dell’azienda. Si scatena la guerra per la successione. L’avvocato della Deep Sea, l’affascinante e spregiudicato Mario (Raniero Monaco di Lapio), figlioccio di Nemo e fidanzato dell’ambiziosa Elisa (Giulia Bevilacqua) si aspetta che la scelta ricada su di lui e resta molto deluso quando il Patriarca annuncia che a succedergli sarà uno dei suoi due figli di sangue che però non sembrano avere né l’esperienza né il carattere per guidare un’azienda così complessa.  

Ma il sangue di Nemo ce l’ha anche una terza figlia, avuta prima del matrimonio e sempre tenuta fuori dalla famiglia: è la volitiva e ribelle Lara (Neva Leoni), con cui cerca di recuperare un rapporto dopo tanti anni di assenza. A rendere tutto più difficile per il Patriarca è anche l’offensiva congiunta che l’ispettore Monterosso (Primo Reggiani) e un boss locale, il Tigre (Antonio De Matteo) con l’aiuto del braccio destro Freddy (Marius Bizau), gli scatenano contro, proprio quando Nemo vorrebbe smettere con i traffici illegali che lo hanno arricchito fino a quel momento. 

Si misura con il suo essere di origine pugliese, Michele De Virgilio, nella fiction per Canale 5 Il Patriarca, che debutterà in prima serata venerdì 14 aprile. La serie, di e con Claudio Amendola, è stata girata nel sud di Bari ed è ambientata a Levante, una città immaginaria della Puglia. Da questo luogo di mare prende vita la saga familiare che ha per protagonista Claudio Amendola (Nemo Bandera), carismatico imprenditore senza scrupoli, che scopre di essere malato. E, proprio a Michele De Virgilio (Ferro), suo alter ego e fidato collaboratore, confesserà il suo stato di salute precario e la volontà di lasciare l’azienda a uno dei suoi figli.

La fiction, in sei prime serate, è prodotta da Camfilm e presentata da Taodue – Mediaset group.

Michele De Virgilio interpreta Ferro, il braccio destro e amico fedele dell’imprenditore Nemo. Duro, spesso spietato, è legato da profondi sentimenti di lealtà e stima al Patriarca, per il quale è disposto a rischiare e sacrificare tutto, anche la vita.

Unico attore pugliese nella serie, De Virgilio ha lavorato sul suo personaggio dandogli una chiara cadenza meridionale, studiando accenti e vocalità proprie di un territorio che va dal sud del Gargano a Bari. Come gli uomini dei paesini, Ferro appella ogni persona che incontra con un nomignolo di sua invenzione e lo stesso rapporto, così forte e fraterno con il protagonista, è suggellato da quel “cumbà” che utilizza per rivolgersi al personaggio di Claudio Amendola.

“Tu sei la Puglia, così, scherzosamente, mi diceva la segretaria di edizione e difatti, dopo tanti anni di studio della dizione, sono tornato alla mia lingua madre, intesa come lingua delle origini e delle viscere: il pugliese. Sono molto contento del risultato ottenuto e mi auguro che tutto il pubblico apprezzi questo lavoro. Sono stati 6 mesi molto intensi: abbiamo iniziato a lavorare poco dopo la riapertura post emergenza sanitaria: non è stato facile con mascherine e accortezze varie, ma ce l’abbiamo fatta! Girare in Puglia è sempre un grande piacere perché l’accoglienza è calorosa e mi sono sentito, a ragione, a casa”, ha dichiarato Michele De Virgilio.

L’attore è già al lavoro sul prossimo spettacolo teatrale: Cafoni. La produzione, targata AVL/Teatro della Polvere, è un omaggio ai cafoni di ieri e di oggi e racconta, con uno stile graffiante e ironico, un fatto di cronaca realmente accaduto nelle campagne pugliesi.

BIOGRAFIA

Dopo l’esame di maturità si iscrive alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Una volta diplomato viene scritturato per importanti produzioni teatrali: Nathan il saggio con Eros Pagni, Cyrano de Bergerac con Franco Branciaroli, Un tram che si chiama Desiderio con Mariangela Melato, Riccardo III con Gabriele Lavia. Lavora anche come attore televisivo e cinematografico. Ha vinto un Ciack d’oro con il film Si può fare di Giulio Manfredonia, film vincitore del David di Donatello Giovani. e con il suo cortometraggio Pausa vince il N.I.C.E. – Festival di New York e San Francisco e ha rappresentato l’Italia al Festival del Cinema di Berlino.

LA STORIA

Il Patriarca racconta la storia di un carismatico imprenditore, Nemo Bandera (interpretato da Claudio Amendola), che ha portato la Deep Sea a diventare una delle aziende più importanti della Puglia, grazie alla sua abilità negli affari, ma anche grazie a traffici illeciti che hanno la base nel porto della sua città, Levante.

La vita di Nemo viene però improvvisamente sconvolta dalla scoperta di essere malato e dalla consapevolezza che, a breve, non sarà più in grado di portare avanti le sue attività. Solo il fidato Ferro (Michele De Virgilio) è a conoscenza della malattia, mentre alla moglie Serena (Antonia Liskova) e ai suoi due figli, Nina (Giulia Schiavo) e Carlo (Carmine Buschini), Nemo annuncia solo di volersi ritirare dagli affari e di voler scegliere il suo erede alla guida dell’azienda. Si scatena la guerra per la successione. L’avvocato della Deep Sea, l’affascinante e spregiudicato Mario (Raniero Monaco di Lapio), figlioccio di Nemo e fidanzato dell’ambiziosa Elisa (Giulia Bevilacqua) si aspetta che la scelta ricada su di lui e resta molto deluso quando il Patriarca annuncia che a succedergli sarà uno dei suoi due figli di sangue che però non sembrano avere né l’esperienza né il carattere per guidare un’azienda così complessa. Ma il sangue di Nemo ce l’ha anche una terza figlia, avuta prima del matrimonio e sempre tenuta fuori dalla famiglia: è la volitiva e ribelle Lara (Neva Leoni), con cui cerca di recuperare un rapporto dopo tanti anni di assenza. A rendere tutto più difficile per il Patriarca è anche l’offensiva congiunta che l’ispettore Monterosso (Primo Reggiani) e un boss locale, il Tigre (Antonio De Matteo) con l’aiuto del braccio destro Freddy (Marius Bizau), gli scatenano contro, proprio quando Nemo vorrebbe smettere con i traffici illegali che lo hanno arricchito fino a quel momento.

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