In collaborazione con il Museo Nazionale del Prado di Madrid, la casa editrice Skira ha pubblicato un volume che riproduce nella sua totalità l’unico album di disegni di Francisco Goya giunto a noi quasi intatto, senza smembramenti o vendite successive. Al suo interno oltre cento opere su carta del maestro spagnolo.
Fresco di stampa, e con oltre trecento pagine tradotte in varie lingue – tra le quali l’italiano –, il volume si propone come un facsimile dell’album originale, con eccezionali riproduzioni fotografiche fronte-retro delle singole pagine pervenute. Dei 133 disegni contenuti del quaderno, 120 sono conservati negli archivi del museo madrileno, mentre gli altri appartengono a varie istituzioni internazionali, collezioni private o addirittura sono andati perduti: il libro presenta tutte le pagine note, divenendo la testimonianza più fedele e completa di questo splendido reperto del maestro.
Realizzati durante la guerra d’indipendenza spagnola e negli anni di repressione che seguirono, i disegni affrontano tematiche di varia natura, toccando una vasta gamma di argomenti che vanno da aspetti della vita quotidiana (con la presenza di numerosi prigionieri e mendicanti) a visioni oniriche del mondo della notte. E poi ancora le scene relative agli ordini religiosi perseguitati dall’Inquisizione, i ritratti dei condannati a morte, e una lunga schiera di soggetti dall’aspetto grottesco e spaventoso. Insomma, un compendio che riflette a dovere tutta l’inquietudine dell’arte di Goya, regalandola agli occhi del lettore nella sua cruda verità.