Marzano e Canfora online per il Premio I fiori blu

by redazione

Quarta settimana di presentazione delle candidature per il Premio “I fiori blu” 2022, nato sotto gli auspici del Cepell (Centro per il libro e la lettura), sostenuto dalla Regione Puglia, in collaborazione con Università degli Studi, Fondazione Monti Uniti e Ufficio Scolastico Territoriale e numerosi imprenditori privati (Luca Vigilante di Sanita Più Main sponsor con il Gruppo Telesforo, Marcello Salvatori con Sistemi Energetici srl, Mandarin Capital Partners, Gami Impianti e Mediolanum). Martedi 3 maggio il romanzo protagonista della presentazione della candidatura sarà “Stirpe e Vergogna”edito da Rizzoli,(editrice vincitrice del Premio della Giuria popolare in prima edizione) di cui è autrice MICHELA MARZANO. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, tra il nonno Arturo e il nipotino Jacopo, l’autrice ridisegna il percorso che l’ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbie riflessioni: il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l’Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (così pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, mettendo in luce la rimozione collettiva dell’humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici. Tra romanzo e memoir, un libro dalla voce schietta e incalzante, che pur sospendendo il giudizio non smette di interrogarci e di invitarci a coltivare la memoria, perchè“solo cosìsi puòsperare che certe cose non accadano più”.L‘autrice MICHELA MARZANO è scrittrice, filosofa, editorialista de “la Repubblica” e de “la Stampa”. Ha pubblicato, tra gli altri, Volevo essere una farfalla, L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore(Premio Bancarella 2014), Papà, mamma e gender, L’amore che mi resta e Idda. L’intervista è a cura del giornalista Filippo Santigliano. Per la saggisticavenerdì6 maggioèla volta di LUCIANO CANFORA con “La democrazia dei signori” edito da LATERZA. Come è potuto accadere che il potere legislativo passasse di fatto nelle mani dell’esecutivo riducendo le funzioni delle assemblee elettive a meri compiti di ratifica? E soprattutto: un assetto politico resta‘democratico’ anche quando il ‘demo’ se n’è andato? O si trasforma in una democrazia dei signori?Da oltre trent’anni l’Italia vede attuarsi periodicamente soluzioni ‘irregolari’ delle crisi politiche. Ciampi, Monti, Draghi. Da tempo i presidenti della Repubblica si regolano come se fosse in vigore da noi la Costituzione della Quinta Repubblica francese, o forse pensano che sia ritornato lo Statuto Albertino: convocano ‘qualcuno’ che metta le cose a posto. Non possiamo non chiederci se, tra le cause immediate di questa deriva, non ci sia il disinvolto e reiterato ricorso alla cosiddetta ‘unità nazionale’ e al conseguente assembramento di formazioni politiche ritenute antitetiche ma destinate a perdere, nel corso di tali esperienze, larga parte dei loro connotati. È probabile che tutto questo si sia verificato sotto la pressione incalzante di costringenti strutture extranazionali in grado di imprimere una accelerazione. Ma il problema ineludibile che abbiamo di fronte è: a quale prezzo e con quale riassetto del nostro ruolo internazionale si sia prodotta una tale mutazione, e se essa sia irreversibile.L’autore LUCIANO CANFORA Professore emerito dell’Università di Bari, dirige i ‘Quaderni di storia’ e collabora con il Corriere della Sera. Tra le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte nelle principali lingue: Storia della Letteratura Greca,Libro e libertà, Giulio Cesare, Il dittatore democratico, Prima lezione di storia greca, La democrazia. Storia di un’ideologia, L’occhio di Zeus, La prima marcia su Roma, La natura del potere, Fermare l’odio, La metamorfosi.L‘intervista èa cura di Madia D’Onghia, docente di Diritto del Dipartimento di Giurisprudenza dell‘Università degli Studi di Foggia. Proseguiranno fino al 27 maggio, ogni martedì e venerdì le pubblicazioni on line, sui canali social del Premio a partire dalle ore 13:00, le video interviste a cura di giornalisti, docenti dell’Università e della Scuola. Avranno poi inizio le votazioni della Giuria popolare che potrà scegliere nella rosa dei sei finalisti selezionati dalla Giuria Tecnica. Ultima data utile per esprimere la propria doppia preferenza, il prossimo 28 luglio.In gara concorrono sette titoli per la narrativa e sette titoli della varia,come descritti in allegato, con autori e autrici di rilievo del panorama letterario, accademico e giornalistico italiano con quattordici case editrici (Adelphi, Bompiani, Einaudi, Feltrinelli, Hacca, Garzanti, Il Mulino, Laterza, Mondadori, Nave di Teseo,Neri Pozza, Ponte alle Grazie, Rizzoli, Solferino). I libri candidati, saranno a breve a disposizione per il prestito, presso le seguenti biblioteche: “La Magna Capitana”, “Lori Marchese” degli Ospedali Riuniti, dei Dipartimenti di Lettere e di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia, di Parco Cittàe –non ultime –quelle di due istituti scolastici: “Notarangelo”, “Pascal” di Foggia.Si ringraziano per la preziosa collaborazione i Media Partner: Antenna Sud che trasmetterà tutti gli eventi nel suo palinsesto sul canale 14 per il territorio di Puglia e Basilicata e Bonculture.

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