Tecnologia e sostenibilità, in Puglia si fa sul serio

by redazione

La tecnologia può assolutamente diventare uno strumento utile per raggiungere una maggiore sostenibilità. Conciliare l’innovazione tecnologica con tutela e cura dell’ambiente è alla base delle attività programmatiche anche dell’Unione Europea, e la Puglia sembra essere puntuale ed efficiente sull’argomento. Diverse le iniziative e le azioni intraprese in Puglia per migliorare il connubio vincente fra tecnologia e sostenibilità. 

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Trani: “senza mare non so amare”

I grandi passi si fanno anche nelle piccole realtà, e non è detto che soltanto metropoli e grandi capoluoghi debbano essere il motore trainante del cambiamento. Infatti a Trani, in concomitanza con l’inizio della stagione balneare, grazie alla donazione del CEO di Nugnes 1920, Beppe Nugnes, verrà installato un innovativo sistema di smaltimento di rifiuti. L’installazione è avvenuta il 13 maggio presso la Lega Navale e il progetto si può sostenere con l’acquisto di una T-Shirt del valore di 33 euro che riporta in pectore lo slogan dell’iniziativa: “Senza mare non so amare”. Il sistema installato si chiama Seabin Project, idea nata in Australia nel 2015 grazie a Pete Ceglinski e Andrew Turton, in grado di raccogliere 3,9 kg di rifiuti al giorno, pari a mezza tonnellata di rifiuti all’anno. 

Smart Building Levante 2022: focus su energia, global warming e smart city

Da una realtà di poco più di 50 mila abitanti passiamo al capoluogo della regione Puglia, la poliedrica Bari, ma con lo stesso intento: fondere tecnologia e sostenibilità. Bari è una città particolarmente attiva dal punto di vista tecnologico, qui ci sono per esempio le “Case delle tecnologie”, progetto finanziato dal Mise. Anche la popolazione risulta particolarmente interessata all’argomento, sia per ciò che concerne l’evoluzione dei casinò fisici, presenti sul territorio, nella versione attuale online come confermano le tante registrazioni a NetBet casinò dal 2020 al 2022 con una spesa che va oltre il milione di euro ogni anno, sia perché un barese su tre sceglie facoltà universitarie legate alla tecnologia. E la Fiera Internazionale dell’Innovazione Impiantistica del Mediterraneo non è stata da meno. Seguendo il filone della sostenibilità, alla Fiera del Levante si discute principalmente di tecnologia e smart city, toccando temi ambientali quali il global warming e le energie rinnovabili, ma anche l’efficienza energetica e gli impianti elettrici smart lighting. 

Formazione a distanza su temi green: Puglia fra le prime

Come si può immaginare una concezione sostenibile passa anche dalla cultura e dalla formazione. Ed è proprio ciò che si propongono di fare Ami e Terzo Pilastro Formazione, organizzando e tenendo corsi a distanza sulla transizione ecologica, tema tanto dibattuto e promosso anche dall’Unione Europea. Il progetto si chiama EGDLab (European Green Deal Lab) e vuole assumere il ruolo di ispirazione per docenti, scuole, famiglie e studenti verso un futuro più sostenibile. La Puglia anche in questo progetto è fra le prime regioni italiane per iscritti insieme a Sicilia e Lazio, confermandosi un territorio che guarda con particolare interesse alla sostenibilità tecnologica, consapevole anche della forza e della bellezza del proprio paesaggio. 

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Sono questi piccoli passi che la regione Puglia mette uno davanti all’altro per arrivare al 2030 in maniera sempre più preparata e consapevole. La salvaguardia del mare, dell’entroterra, dei prodotti enogastronomici, sono finalmente diventati obiettivi prioritari sia dei privati che delle amministrazioni pubbliche pugliesi. 

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