SIDS, i consigli per ridurre il rischio di morte in culla

by Germana Zappatore

Il nome scientifico è SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), ma i genitori la conoscono come morte in culla o anche sindrome della morte improvvisa del lattante.

E’ l’incubo di tutti i neogenitori durante il primo anno di vita del proprio bebè. E’, infatti, la causa principale di decesso tra i bambini di età compresa fra 1 mese e 1 anno.

La colpa, secondo lo studio di alcuni ricercatori del “Boston Children’s Hospital”, sarebbe da imputare al malfunzionamento di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina. Queste sostanze controllano respirazione, ritmo cardiaco, pressione e temperatura. Se non funzionano bene impediscono ai bambini di svegliarsi se respirano troppa anidride carbonica o se il corpo diventa troppo caldo.

Ecco perché, per ridurre il rischio di SIDS, è opportuno seguire alcune piccole regole che riguardano la nanna. Regole diffuse anche dal nostro Ministero della Salute.

Il bambino deve essere messo a dormire in posizione supina (a pancia in su) sin dai primi giorni di vita; dovrebbe inoltre dormire in culla o nel lettino, meglio se nella stanza dei genitori.

L’ambiente non deve mai essere eccessivamente caldo. La temperatura ambientale dovrebbe essere infatti mantenuta attorno ai 20 gradi. Da evitare anche l’eccesso di vestiti e di coperte pesanti che possono far sudare eccessivamente il piccolo.

Il materasso deve essere della misura esatta della culla/lettino e non eccessivamente soffice. Va evitato di far dormire il bambino sopra divani (anche per il pericolo di cadute), cuscini imbottiti, trapunte o comunque avendo vicino oggetti soffici quali giocattoli di peluche o paracolpi per evitare anche il pericolo dell’ingestione di corpi estranei.

Il bambino deve essere sistemato con i piedi che toccano il fondo della culla o del lettino in modo che non possa scivolare sotto le coperte; va evitato l’uso del cuscino.

La condivisione del letto dei genitori (bed sharing) è da evitare. L’ambiente deve essere libero da fumi, quindi non si deve fumare e soprattutto bisogna evitare che altri fumino in casa.

L’uso del succhiotto durante il sonno, raccomandato in alcuni paesi, può avere un effetto protettivo, in ogni caso va proposto dopo il mese di vita (per non interferire con l’inizio dell’allattamento al seno) e sospeso possibilmente entro l’anno di vita (per evitare che disturbi il buon sviluppo dei denti).

Germana Zappatore

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