Il menu di Sabina e delle donne, per chiacchierare leggere in casa

by redazione
sabina ficco salvatori con enzo in pescheria

La Vucciria di Renato Guttuso è forse uno dei massimi esempi di connubio tra donne e cibo, ispiratore di realtà oniriche.

La pittrice Ray Eames con suo marito Charles, ben prima di essere l’altra parte della mela della coppia del design più importante d’America, era una favolosa organizzatrice di tavolate, che amava comporre dall’alto, con i colori e con i fiori, come un quadro. Un microcosmo perfetto.

Il cibo si guarda e si sente e oggi giorno delle donne, bandite le feste, gli streap con maschi leopardati o anche le cene rampanti al ristorante modello Sex and City, non c’è nulla di più rilassante di una cena a casa tra donne, senza gruppi di autocoscienza, ma solo momenti di leggerezza e sorellanza. Per tornare a cucinare tra noi, dal momento che con la mania imperante delle spadellate in tv gli uomini hanno cominciato a praticare il mansplaining anche ai fornelli.

Per l’occasione la nostra chef stellata Sabina Ficco Salvatori ha approfittato dell’ultimo arrivo di pescato giovedì pomeriggio nella sua pescheria di fiducia, Città di mare da Enzo a Foggia in zona Immacolata, per immaginare un menu al femminile, ispirato al giallo e contro ogni violenza. Semplice e unico.

Si parte con un antipasto molto sofisticato: calamaretti crudi con zenzero, julienne di limone e foglioline di prezzemolo in vinagrette.  

Per primo un frizzante piatto di tagliolini con i ricci di mare e pistacchi tritati. Per secondo involtini di sogliole alla parmigiana con bufaline e basilico e purea di melanzane e pomodorini.

Il dolce? Scontato, la classica torta mimosa.

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