Padre Massimo non è più tra noi

by Teresa Rauzino

A Vico del Gargano nel Convento dei Padri cappuccini alle ore 11,30 si celebrava da anni la messa degli Artisti, officiata da padre Massimo Montagano.

La “Messa degli Artisti”, da lungo tempo attiva in molte Chiese di varie città d’Italia, si propone di mettere in risalto il ruolo dell’arte all’interno della liturgia, contribuendo alla diffusione della conoscenza del valore storico ed artistico di preziose Chiese italiane che vantano pregevoli organi ed importanti opere d’arte.  I musicisti, che animano il rito, organisti e formazioni varie con organo, eseguono musiche d’autore ed improvvisazioni ispirate alla liturgia prima, durante e alla fine della Messa. Sono presenti attori che leggono i testi sacri. Infine viene reso omaggio alla memoria di un artista che abbia contribuito ad accrescere la religiosità cristiana componendo musiche sacre, erigendo monumenti, creando icone, attraverso i propri dipinti o in ogni altra forma espressiva e artistica.

I locali del Convento di Vico del Gargano ospitavano da una ventina d’anni anche il  Laboratorio del Teatro K. diretto da padre Massimo: un giardino fiorito in mezzo al deserto dei nostri paesi, un lungo viaggio didattico sulle strade del teatro, nella ristrettezza di mezzi, senza clamore, ma ricco di risultati, che ha visto la formazione di oltre trecento allievi fra ragazzi e adulti da dodici a settant’anni. Provenienti da Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Rodi, Vieste, Vico del Gargano, hanno calcato la scena del laboratorio studenti, medici, avvocati, farmacisti, insegnanti, pensionati, casalinghe, artigiani, musicisti, pittori, scultori, per formare tutti insieme il variopinto popolo del teatro. Fra tutti il giornalista Michele Angelicchio, che lo ricorda così:” Addio Maestro, Dio ti ha voluto al suo fianco per la scena del paradiso… Ci hai insegnato che … Vita e morte sono una cosa sola, così come sono tutt’ uno il fiume e il mare e come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera…”.

Vent’anni di studio severo intorno a dizione, gestualità, recitazione, lettura, mimica e testi della ricca letteratura teatrale: Brecht, Shakespeare, Pirandello, Eduardo De Filippo, Ignazio Silone, Diego Fabbri, Michelangelo Manicone, Alda Merini, Oriana Fallaci, allestendo gli spettacoli laboratoriali  “Voci di passaggio”, “Terramarata, ovvero della terra e del sangue”, “Marezzo”, “Dicendo di Padre Manicone”, “Elettra”, “La Vita, cos’è?”,“Kolbe”e “Omaggio a Francesco”.

Padre Massimo coltivava da anni la sua innata passione per il teatro. Il suo curriculum è ricco di esperienze che lo hanno portato a un livello di altissima qualità artistica. Diplomatosi all’Accademia delle Belle Arti di Foggia,  ha frequentato a Roma l’Internationale Cinema Institute. E’ stato aiuto regista per più stagioni liriche al Teatro Comunale “Giordano” di Foggia. Nel 1989 fondo’, con l’attore Pino Casolaro, il Centro di ricerca e produzione “Officina Teatrale”, in cui insegnava regia e dizione. Partecipò, fra l’altro, alla realizzazione di documentari e fiction sulla vita di Padre Pio e ai film “Del perduto amore” per la regia di Michele Placido e “Tra il cielo e la terra” prodotto da Rai Uno per la regia di Giulio Base. 

A Rodi Garganico officiava la santa messa del Sabato sera presso il Convento dello Spirito Santo, restaurato grazie all’impegno dei Padri Cappuccini di Vico e della popolazione rodiana. Lascia un bel ricordo, le sue originali omelie lasciavano un bellissimo segno nei fedeli che accorrevano numerosi ad ascoltarle. 


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