Il primo documento a noi noto (1023) resta l’atto con cui Leone, vescovo di Siponto, donò a Roccio, abate del monastero benedettino di Tremiti, «una ecclesia deserta in loco que vocatur C(K)àlena, cuius vocabulum est Sancta Maria».
Esso attesta la presenza in questa località di una chiesa preesistente all’insediamento monastico attuale.
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