La Giuditta di Artemisia decapita il generale assiro con determinazione, con cipiglio fiero affonda la lama nel collo dell’uomo, e lo sguardo è quasi divertito. Finalmente passa all’azione, è lei la protagonista dell’evento che capovolge le sorti di un intero popolo. Inoltre, anche la fantesca ha un ruolo attivo nel dipinto della Gentileschi, collabora plasticamente con Giuditta nella decapitazione di Oloferne, non rimane a guardare fissa e attonita come la corrispondente caravaggesca.
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Artemisia Gentileschi
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Storie
Artemisia Gentileschi, la pittrice che sentiva la vita con maggiore intensità, accettandone sofferenza e bellezza
Oltre alle influenze di Annibale Carracci, Artemisia iniziò a concepire, grazie anche al benestare del padre che la ritenne pronta, opere personali, la prima è datata probabilmente 1610, Susanna e i vecchioni, una delle sue più celebri che contiene già le novità per cui Artemisia si farà notare, lasciando un segno rimarchevole nella storia dell’arte
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Sia Shelley che Stendhal, saranno le fonti per il lavoro tormentato di Antonin Artaud, che riscrisse i Cenci un secolo dopo i suoi maestri, nel tentativo di dare corpo a quel concetto teorico di Teatro della Crudeltà e nel quale confluirà inevitabilmente la personale accusa al teatro borghese occidentale.