Riguardo il film e riconosco l’ansia dei lunghi pomeriggi tra corsi di inglese e lezioni di danza, seguiti dalla dizione e dal nuoto sincronizzato, riconosco la preoccupazione per gli zaini pesanti e il rapporto con gli insegnanti, vedo le chat delle mamme piene di ostentate certezze, vedo i sacrifici per cose che forse, probabilmente, i nostri figli non ci chiedono, come la piccola protagonista del film sempre in lacrime, davanti al fotografo, dal parrucchiere che le taglia i capelli, Maria piange persino durante il secondo provino, tanto sognato dalla madre.
Tag: