Il marchese Cesare scoprì la relazione di Giulia con Giovanni Verri e, a dispetto della sua mente illuminata, la costrinse ad un matrimonio combinato. Il prescelto per la figlia ventenne fu il conte Pietro Manzoni, quarantaseienne bigotto, appartenente alla nobiltà di campagna, con una casa sui Navigli. Il conte, ricco e noioso, viveva con le sette sorelle, di cui una ex suora, e il fratello monsignore, canonico al Duomo.
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