È una storia che sa mettere in luce le sfumature, proprio quelle destinate di solito a restare nell’ombra. Sa nominare le spine che si conficcano nel cuore durante la crescita e continuano a pungere
Chiara Gamberale
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Spesso i romanzi di Gamberale somigliano al suo gesticolare: vi avvengono molte cose prossime e remote, vi risuonano diverse lingue e registri, e le regole del melò si frastagliano e si contaminano con il bilsdungroman, il romanzo di formazione, la suggestione psicoanalitica alle dicotomie sociali e generazionali.
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Il grembo paterno, Chiara Gamberale ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie
by redazioneby redazioneChiara Gamberale torna alla Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie per presentare il nuovo libro Il Grembo paterno , I Narratori Feltrinelli, un’indagine sulle nostre emozioni profonde e le nostre relazioni, il romanzo che sembra destinata a scrivere da tutta la vita e che è destinato a segnare quella di chi lo leggerà.
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“Chi invece dell’amore ha paura è il protagonista del romanzo di Domenico Dara, Malinverno”, conclude Gamberale con il suo ultimo libro da consigliare, “io questo libro l’ho amato incondizionatamente: Domenico Dara è un narratore straordinario, per me è il Garcia Marquez italiano. Porta il lettore in questo paese, di un sud Italia non ben identificato, qui c’è una grande cartiera e un grande maceratoio, quindi i libri nascono e muoiono”