Antonia Pozzi (1912-1938) è una delle voci femminili più intense della letteratura italiana del Novecento, ma in vita non ottenne alcun riconoscimento per la sua attività poetica, non vide pubblicata nessuna delle sue limpide poesie, da lei stessa definite «asciutte e dure come i sassi e come gli ulivi, oppure vestite di veli bianchi strappati».
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