La sensazione che le formazioni politiche siano ancora impantanate e lontane dall’idea di come allestire una proposta attrattiva è molto forte perché si continua a camminare in attesa
Comune di Foggia
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Toccherà dunque a quest’uomo parco ed elegante traghettare il Comune di Foggia verso la normalità, smarrita nei misfatti consumati da un governo civico così arruffone e spampanato da costringere il Viminale a decretarne lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, un pugno in faccia per la città che vide sfregiati i suoi vessilli.
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Oggi è acclarato che sono stati sette anni molto bui, tra loschi traffici di soldi e affari, bugie, colpi di mano portati a segno da un reggimento privo di scrupoli, che agiva come una feroce truppa di lanzichenecchi di manzoniana memoria, perché la sua azione si è rivelata crudele e violenta verso la Città e i suoi abitanti che avevano dato loro fiducia, consegnando le chiavi del suo luogo più sacro.
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Dalle vele di Scampia allo Zen di Palermo fino ai degradati quartieri settecenteschi e all’Onpi di Foggia, le regole di ingaggio sono le stesse: fare in modo che lo Stato giri il più possibile alla larga, non fare cose che ne richiamino l’attenzione in modo troppo clamoroso, sostituire al potere di deterrenza delle leggi quello dell’intimidazione e della violenza.
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La remora maggiore che porterà il Viminale e il Consiglio dei Ministri a sciogliere non è che possa perpetuarsi il potere supposto inquinante dei vari Landella, Iaccarino o Maffei; è che nel nuovo corso possano avere voce in capitolo gli stessi pacchetti di voti, magari trasferiti a sconosciuti che si presentino come “il nuovo”. Che cioè i padroni e gli artefici del meccanismo di scambio e di collusione tipico dei centri mafiosi possano gattopardescamente cambiare tutto perché nulla cambi.
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Forse Foggia eviterà l’onta dello scioglimento, ma la situazione resta seria. Due anni di commissariamento la risaneranno? Speriamo.
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Apriamo cantieri, chiamiamo a raccolta tutte le persone di buona volontà, diamo uno scopo e una prospettiva alle energie migliori, soprattutto quelle delle persone più giovani.
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Urban Politics
Il Comune di Foggia a rischio scioglimento per mafia. Sarebbe il quinto in Capitanata in sei anni
Il procedimento che porta allo scioglimento di un ente locale per fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso ha una durata verosimile pari a 10 mesi.
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Il presidente della massima assise cittadina foggiana rappresenta un caso di scuola del baratro esistente tra comportamenti privati e ossequio formale al decoro pubblico
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Lo scontro di posizioni è sempre l’antidoto contro la noia della retorica. Che in genere è il regno del vuoto quanto a idee e proposte concrete. A patto di non rendere la polemica ancora peggiore dell’unanimismo.
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