Tutta l’opera di Daniela Marasco è permeata da un dissidio logorante tra il desiderio dell’affermazione della propria libertà e la celebrazione dell’empatia e del proprio ideale amoroso, perché scrive l’autrice in “Ofelia”, “l’amore è il preciso contrario dell’angoscia, l’assoluta negazione del conflitto”.
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