Si ha spesso la sensazione di essere capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato, di essere complici lontani di un fatto torbido, narrato senza esclusione di colpi in tutta la sua mostruosità ma privo d’esplosioni violente. Si ha da principio il sospetto di una minaccia latente, dal quale si è braccati senza sosta fino all’ultimo minuto, come se qualcosa d’irreparabile sia sul punto d’accadere, e di accadere in maniera pirotecnica, spettacolare.
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La meravigliosa banalità del diventare grandi: “Mia madre è un’arma”, la prima raccolta poetica di Damiano e Fabio D’Innocenzo
Ne “La terra dell’abbastanza”, il film d’esordio di Damiano e Fabio D’Innocenzo, c’è una scena in cui a Manolo, uno dei due ragazzi protagonisti, viene consegnata la pistola con cui avrebbe dovuto commettere il suo primo omicidio