Una delle trovate più sorprendenti della trasposizione teatrale è la scenografia. Le quinte e il fondale realizzati con dei teli gialli riproducono l’immaginario della pasta che scende, su cui vanno immerse le mani. La pasta, la passione della nonna mina vagante. In vari punti dei due atti la discesa delle quinte crea perfettamente la suggestione del pastificio
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