La sensazione che le formazioni politiche siano ancora impantanate e lontane dall’idea di come allestire una proposta attrattiva è molto forte perché si continua a camminare in attesa
Franco Landella
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Ora toccherà alla nuova compagine di governo darsi da fare per confermare la sua adesione ai principi atlantisti, rassicurare i mercati e fronteggiare la crisi con politiche di bilancio molto caute perché l’Italia, è bene ricordarlo ai nuovi inquilini del Palazzo, ha il peggior debito pubblico del mondo.
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Nella gara, che certamente dovrà tenere conto delle esperienze e dei meriti (o degli eventuali demeriti) di tutti i partecipanti, non può essere prevista né la medaglia al valore antilandelliano né il marchio d’infamia del filolandellismo.
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Su un punto solo Iaccarino ha torto: non era l’uomo di Emiliano a Foggia; era solo uno dei tanti. Perché Michelone non manda via nessuno. Basta che gli convenga.
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“Fare l’amministratore pubblico è un dono offerto dalla collettività, quando l’esercizio della funzione pubblica è piegata a fini personalistici, il dono è stato tradito”.
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La personale stanchezza di Orazio Ciliberti non si estendeva alla sua maggioranza: rissosa e frammentata come è d’uso dalle nostre parti, ma priva di atti politici di disimpegno come quello –per esempio- di Fratelli d’Italia.
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Io non credo che Landella ritirerà le dimissioni. Né so se voteremo in autunno o, come spero, nella prossima primavera. Ma ci attendono comunque mesi preziosi in cui bisognerà fare un lavoro enorme: innanzitutto per evitare il disastro del dissesto, e poi per ricostruire dalle fondamenta il tessuto politico della città, distrutto da opportunismi e trasformismi.
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Un esempio recente? Quello delle tangenti sull’appalto dei servizi informatici al Comune di Foggia. Abbiamo letto tutti intercettazioni nelle quali si parla di somme destinate al sindaco Landella; ma il sindaco è estraneo all’inchiesta, ritengo perché gli accertamenti svolti hanno permesso di accertare che soldi non ne ha mai presi, e quell’intercettazione è frutto di millantato credito. Ma allora perché inserirla nell’ordinanza e quindi diffonderla?
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La forzata estromissione di Longo toglie al centrodestra, già scosso dal travaglio della sfiducia a Iaccarino, l’uomo di maggiore esperienza e di maggiore abilità politica. Considerando che la coalizione è già stata terremotata dall’improvvido passaggio alla Lega del sindaco, il possibile scioglimento non è più soltanto un’ipotesi di scuola.
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Musica
I Tavola 28 e la “voglia di svegliare le coscienze” col rap nella città della Quarta Mafia: “I tormentoni trash sono denuncia con una grassa risata”
“I tormentoni trash del nostro sindaco sono da sempre un must, crediamo che il suo social media manager non si renda neanche conto a volte di che capolavori del trash crea”