Non c’è nulla da fare, l’appena trascorso periodo restrittivo a causa del Covid-19 crea uno spartiacque tra un prima e un dopo. Una rivoluzione insomma del modo di vivere, comportarsi e muoversi, che chiama in causa turismo e bilanci. In particolare il museo Galleria dell’Accademia, custode del David originale di Michelangelo Buonarroti, si è trovato ad affrontare grandi cambiamenti di ammodernamento e crescita museale che avrebbero potuto essere sfavoriti dalla pandemia eppure non lo sono stati.
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Cecilie Hollberg ripensa la Galleria dell’Accademia di Firenze. «Senza turismo c’è la libertà di rendere più visibili le opere d’arte»
Il clou rimane il David, che si staglia nella Tribuna ideata da Emilio De Fabris, candido e ieratico, pronto ad ammaliare ancora. Una delle ultime novità riguarda proprio il capolavoro del Buonarroti, a proteggerlo una recinzione meno invasiva